Salto in Sardegna, la ribalta ai cavalli giovani
CON IL CONCORSO IPPICO di Tipo B*, disputato a Santa Giusta e organizzato dal Circolo Usignolo in collaborazione con il Circolo Grighine, la stagione del salto ostacoli in Sardegna è entrata nel vivo. In vista degli appuntamenti più attesi del calendario del Comitato Regionale della Fise (ad iniziare dal Circuito Classico dell’ASSI la cui prima tappa è fissata da venerdì 4 a domenica 6 maggio a Loiri, al Circolo Gli Olivastri), a Santa Giusta si son presentati ai nastri di partenza quasi duecento tra amazzoni e cavalieri tesserati per tutti i più importanti circoli ed associazioni equestri sarde.
Un numero elevato dovuto anche al debutto assoluto dei cavalli di quattro anni e al debutto stagionale di quelli di cinque. Tra i cavalli nati nel 2008, impegnati nella loro prima uscita in una categoria di precisione, tra dieci partenti solamente Praga, montata da Valentina Cianciotto, è riuscita ad ottenere due percorsi netti, invece in quattro sono entrati in premiazione nelle due categorie “cinque anni”: Enrico Carcangiu con Oklaom e con Ali Bey, Gianbattista Pala con Claretta di Ombraverde e Matteo Pibiri con Onella.
Passando alle prove open, da segnalare la splendida doppietta per il rappresentante del Centro Militare di Equitazione di Cagliari, Alberto Tatti che si è aggiudicato i primi due posti della C135 a tempo con Ichnos Bello, primo, e con Lepida Limba, seconda. L’unico che è riuscito a tenergli banco è stato Roberto Pau in sella a Millennium 10: ma a parità di penalità, zero, ha impiegato più tempo a concludere il percorso.
Queste due giornate dell’Usignolo erano iniziate molto bene per il campione sardo Gianleonardo Murruzzu che, con Fegula, ha vinto la C130 a due manches, risultando il più rapido nel secondo percorso e precedendo Roberto Pau con Ideosa e Gianbattista Pala con Lughe Bella che, insieme a Murruzzu hanno chiuso con due giri senza errori. Il cavaliere olbiese Gavino Peppi si è aggiudicato le due categorie C120, entrambe montando Fresya Bella ed entrambe commettendo un unico errore agli ostacoli.