Riforma dell'ippica, la proposta dell'ANAGT
L'ANAGT (Associazione Nazionale Allenatori Guidatori Trotto, presidente Gabriele Baldi) ha pubblicato la suaa proposta per la riforma sell'ippica:
"Nella passata legislatura è stato battezzato con il nome “Lega Ippica” la struttura che dovrà rifondare tutta l’Ippica,quindi si parte da questo nome per descrivere l’organigramma.
La piramide necessariamente avrà un Presidente,un consiglio, una base chiamata assemblea.
Vivendo in democrazia dovrebbe essere che l’Assemblea nomina il consiglio e questi il Presidente.
L’Assemblea dovrebbe essere la più larga possibile, aperta a tutte le componenti ippiche e non solo,ognuna delle quali nomina uno o più rappresentanti che faranno parte del consiglio. Il consiglio farà una scelta di tre persone fra le quali il Ministro nominerà il Presidente,oltre a queste persone nel consiglio dovranno far parte i Presidenti delle Federazioni di categoria,i rappresentanti dei ministeri interessati e i revisori dei conti.
Il Consiglio e il suo Presidente essendo emanazione dell’Assemblea dovranno svolgere tutte le azioni per la gestione del comparto e semestralmente convocare un’Assemblea per relazionare sull’operato e porre eventuali variazioni o correttivi.
Compiti del Consiglio sono: In primis definire le quote di spettanza dei vari settori, per il Monte Premi,per gli Allevatori e per le altre strutture di pertinenza.
In secundis poter scegliere ed organizzare la o le proprie reti di scommesse, e possibilità di interrompere immediatamente la raccolta di scommesse a quei punti vendita morosi.
Armonizzazione del Calendario Nazionale delle Corse e dei Gran Premi composti dalle Federazioni di settore, Trotto,Galoppo, Sella.
Scegliere le tipologie di scommesse da applicare alle corse, e la possibilità di variare le medesime dopo presentazione al ministero interessato con clausola di Tacito/Assenso se non risposta definita entro tre mesi.
Giustizia sportiva e il controllo doping.
Convenzioni con le Società di Corse.
Gestione televisione di servizio diretta alle Agenzie di raccolta scommessa.
Gestione della promozione dell’ippica in Televisione e sulla Stampa a carattere Nazionale
PRIMARIA ANALISI DELLO STATO DELL’IPPICA
Le Politiche adottate dal 2000 ad oggi hanno portato il comparto ippico ad una recessione violenta e di non facile soluzione. Proviamo ad elencare alcune delle cause.
1)Soppressione del concorso Totip il quale negli ultimi anni dava pochi denari alle casse dell’Unire ma molto in pubblicità.
2)Eliminazione della raccolta della scommessa Tris e affini nei bar e tabacchi. Questa organizzazione contava di oltre 20. 000 punti vendita. Se a volte alcuni non erano in attività erano sempre visibili i cartelli pubblicitari. Sostituita con 6. 000 corner di non facile reperibilità.
3)Riordino degli Enti “Legge Bassanini ”Sono stati eliminati gli Enti Tecnici e incorporati nell’Unire creando quel mostruoso carrozzone ,spendaccione ed inefficiente, criticato più volte anche dal Parlamento. I l passaggio ad ASSI e la Successiva eliminazione hanno creato il vuoto, e generato 8 mesi di ritardo nei pagamenti di qualsiasi genere da parte di Mipaf e e Mef non ancora risolto.
4)Bando per Agenzie ippiche (Bersani)con minimo garantito. L’Agenzia veniva assegnata a chi faceva la migliore offerta di movimento scommesse per gli anni futuri. L’offerta doveva essere coperta da fidejussione Bancaria. Le offerte troppo alte per essere reali,provocarono un falsamento dei bilanci Unire,e successivamente il mancato pagamento del “dovuto” e delle fidejussioni,risultate fasulle. Il condono concesso dal Governo ha avuto piccolo risultato.
5)Alloggio gratuito nelle agenzie ippiche alla raccolta delle scommesse sportive, le quali hanno avuto anche vantaggi sia di playout che di tassazione, riuscendo così facilmente ad attirare l’attenzione e la preferenza da parte degli scommettitori.
6)Riduzione del numero di giornate e del numero delle corse per ogni giornata nel ridicolo tentativo di ridurre le spese, aumentare la “borsa” di ogni singola corsa, alzare l’interesse verso corse più competitive. Fallimento completo,l’alto numero dei partecipanti faceva calare l’interesse degli scommettitori e la riduzione degli eventi provocava un calo di raccolta tamponato con corse estere di scarso “appeal”, che poco facevano.
7)Assenza da parte dell’Unire e anche delle Società di Corse di qualsiasi forma di promozione del prodotto ippico.
8)Applicazione di un tipo di Convenzione verso le Società di Corse da parte dell’Unire che si basava su parametri denominati ”Deloite” Questa convenzione assicurava alle Società il solito cespite a prescindere dai risultati. Diversi Ippodromi preferirono ridurre le spese a scapito della qualità dei servizi con conseguente calo del pubblico.
9)Inauditi ritardi nel pagamento dei premi vinti. Ad oggi si viaggia con 8 mesi di ritardo e non se ne vede la fine. La filiera ippica è ridotta alla miseria.
10)Creazione di un secondo totalizzatore con quote e prelievi diversi, che non ha una seconda rete,ma crea solamente confusione negli scommettitori.
11)Negli ultimi quattro anni il numero dei cavalli nati in Italia si è ridotto di circa il 50%con la conseguente riduzione di mano d’opera, dei terreni dedicati all’allevamento, e dei terreni dedicati alla coltivazione dei cereali necessari al nutrimento dei cavalli.