Lo splendido calendario del Museo del Trotto
CHE TRA LE DONNE E I CAVALLI esista una sorta di affinità elettiva, la saggezza popolare, le tradizioni culturali e la storia dell’arte ce lo hanno testimoniato da sempre. Per renderci conto, però, delle ragioni di questa “assonanza” che a me, in quanto donna e appassionata di cavalli, suona altamente gratificante, il Museo del Trotto ci offre per l’anno 2008 qualche spunto di riflessione in più.
Ermanno Mori ha deciso infatti di dedicare il suo nuovo calendario proprio al tema dell’antica relazione tra le donne e i cavalli. Lo fa attraverso sei splendide immagini (epoca 1910/1920) tratte dalla collezione di cartoline del Museo, sapientemente accompagnate da poesie e pensieri che toccano i temi dell’amore, della femminilità…e dei cavalli, che da sempre dell’Eros sono stati l’archetipo universale.
“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente” sosteneva Indro Montanelli. Una considerazione che credo valga in modo particolare per il mondo ippico ed equestre. Per questo le immagini sofisticate del calendario proposto dal Museo del Trotto ci sembra possano costituire un ottimo spunto di riflessione e di speranza per questo nuovo anno. Solo recuperando le radici culturali della nostra passione equestre, infatti, si può sperare tutti insieme di costruire un futuro migliore per il settore e per colui che di questo settore è il protagonista indiscusso: il cavallo.
La prima poesia per i mesi gennaio-febbraio è di Eugenio Montale che la dedicò a K.:
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie di un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corumbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.