Galoppo. Grandi manovre per le King George
INGHILTERRA. Le ultime due edizioni delle King George and Queen Elizabeth Stakes hanno subito il forte passaggio della corrente tedesca, capace di conquistare Francia e Regno Unito grazie alle splendide esibizioni di Danedream e Novellist, interrompendo il dominio anglo irlandese che perdurava da ben cinque stagioni. Senza la presenza dei portacolori teutonici, quest’anno la contesa sarà un discorso prettamente familiare, una prova di grande appeal sulla quale si appoggiano pilastri di notevole importanza come il potente Telescope e l’affascinante tre anni eroina della Oaks inglesi Taghrooda.
Oltre alla femmina appartenente ad Hamdan Al Maktoum, John Gosden si presenterà al via anche con il supplementato Eagle Top, l’impressionante vincitore delle King Edward appartenente a Lady Bamford, che ha sborsato circa 75mila sterline per partecipare alla classica del Berkshire, e il tre anni Romsdal per i colori della Principessa Hayfa di Giordania, valido terzo nel blu ribbon vinto dal potente Australia.
La presenza mancata di quest’ultimo avrebbe senza dubbio reso maggiormente intricante questa edizione delle King George, ma Aidan O’Brien dopo la vittoria conquistata nello ‘striminzito’ Irish derby, aveva già espresso l’intenzione di voltare pagina e guardare più avanti verso le Juddmonte di York, pensando a Magician, il secondo delle Prince Of Wales’s Stakes vinte da The Fugue, come il cavallo ‘maturo’ da lanciare nella gara regale.
C’è ovviamente molto interesse e grande curiosità intorno alla tre anni Taghrooda, ancora imbattuta in carriera, devastante nella vittoria delle Oaks tanto che da convincere fortemente l’emiro Hamdan ad optare per Royal Ascot rinunciando alla gara gemella del Curragh, una scelta per molti assai rischiosa considerando una femmina di tre anni con poca esperienza all’attivo, non adatta ad un impegno del genere. Ovviamente da battere ci sarà il cresciuto Telescope, con il quale il tanzaniano Stoute ha saputo compiere una crescita notevole fino all’esplosione nelle Hardwicke Stakes, una vittoria di proporzioni esagerate che gli vale il 15 contro 8 in tabella per questa gara. Godsen non nasconde la propria fiducia nel suo Eagle Top, lo step da Leicester alla vittoria iperbolica ottenuta nelle K
ing Edward, giustifica le pretese dell’erede di Pivotal, e a proposito di ciò il trainer di Clarehaven ha dichiarato: “E’ eccitante avere una tre anni ed un vecchio in questa prova, Taghrooda è una puledra affascinante e siamo molto fiduciosi così come per Eagle Top, splendido l’ultima volta ad Ascot.” Sarà estremamente interessante capire se Hamdan al Maktoum rischierà anche il suo pupillo Mukhadram, il secondo della Dubai World Cup poi grande protagonista nelle Coral dopo il passaggio a vuoto per questioni tattiche nelle Prince Of Wales’s.
L’allievo di William Haggas ha tutti i requisiti per essere un valido antagonista, seppur resti l’unico dubbio legato alla distanza, considerato che il figlio di Shamardal non si è mai affacciato oltre il doppio chilometro. Abdullah sarà presente con Flintshire e il fratellino di Frankel Noble Mission, allievo di Lady Cecil vincitore delle Gold Cup del Curragh e secondo nel Grand Prix a Saint Cloud, quindi l’irlandese di Godolphin allenato da Jim Bolger Trading Leather, fantastico nel suo score a tre anni che lo ha visto vincitore del derby irlandese e poi secondo nelle King George vinte da Novellist, non riuscendo ad emulare l’impresa che fu di suo padre Teofilo.