Etica e cavalli: una relazione consapevole!
CAVALLO2000 è lieto di ospitare ( con cadenza settimanale) alcune interessanti riflessioni di Tiziano Bedosti sui principi etici che dovrebbero guidare la nostra relazione con il cavallo , nella speranza che molti dei nostri lettori possano mandare a loro volta ulteriori contributi e considerazioni sugli argomenti trattati.
In tutte le discipline equestri il cavallo è sovrano.
Peccato…
Peccato che l’uomo – il cavaliere? – si dimentichi spesso dell’ATTORE PROTAGONISTA, di quel compagno generoso che gli consente di primeggiare, di dissetare il proprio ego, di soddisfare il proprio istinto vanesio, di sopperire alle proprie incapacità tecniche…
Peccato che gli “addetti ai lavori” definiscano il cavallo come il “mezzo”, quel mezzo da cambiare quando, esausto a causa di lavoro “improprio”, manifesta il suo legittimo dissenso nell’esecuzione di un salto o di altra performance…
Peccato che in tanti anni abbia sentito raramente, durante le cerimonie di premiazione o eventi similari, un pensiero di gratitudine rivolto al cavallo…
Peccato che il “trainer” sia prevalentemente orientato a “domare” piuttosto che addestrare, persuadere, collaborare…
Peccato che la Federazione planetaria degli sport equestri abbia stilato un buon codice di condotta e non venga mai esposto e/o spiegato in alcuna scuola di equitazione
UN VERO PECCATO!
Eppure…
Eppure esistono angoli del pianeta nel quali i cavalli galoppano liberi e gioiosi in branco…
Eppure capita di scorgere dei cavalli liberi in un campo ostacoli che spontaneamente li saltano, seguendo un ancestrale istinto…
Eppure ci sono uomini che osservano i cavalli, li ascoltano e imparano…
Eppure c’è chi esprime al cavallo gratitudine; una semplice carezza può offrire nuove dimensioni comunicative e relazionali…
Eppure c’è chi ha vissuto la dimensione del binomio, quello stato di fusione tra uomo e cavallo, di intesa oltre i gesti tecnici, un’unica entità formata da due esseri che si muovono all’unisono…
EPPURE E’ POSSIBILE!!!