Dallari, nessun accordo elettorale
Antonella Dallari comunica "Cari amici, come sapete con provvedimento depositato in data 25 marzo 2015 la Corte Federale d'Appello della Fise ha confermato il provvedimento di incandidabilità ritenendo di non potere entrare nel merito del giudizio azionato nei miei confronti dalla FISE, ma di doversi limitare al dato letterale contenuto nelle norme di attuazione che determinano la incandidabilità in tutte le ipotesi in cui un soggetto è parte in un procedimento, a qualunque titolo. E' fin troppo evidente che tale lettura asettica delle norme di attuazione ha spalancato la porta ad un illegittimo principio, introdotto con uno scopo preciso e raggiunto (QUELLO DI NON FARMI CANDIDARE) come da più parti e da più osservatori - non dalla sottoscritta - è stato sottolineato, che, a mio avviso, porterà la FISE verso una deriva antidemocratica.
Infatti, tutti saremo esposti al rischio di subire (come nel mio caso) un giudizio infondato e quindi di essere parti e di essere dichiarati, anche durante il mandato elettorale, ineleggibili.
In un paese democratico ed in una Federazione democratica come la Fise dovrebbe essere, tali ipotesi non dovrebbero trovare ingresso e quando chi fa le norme sbaglia, chi è chiamato ad applicarle, dovrebbe farlo dando una corretta interpretazione alla norma ingiusta ed anticostituzionale.
Non tocca a me dire se con quest'ultimo atto, si è definitivamente compiuta un'ingiustizia.
Chiedo a Voi, ripercorrendo l'intera storia e l'intera vicenda, di dare un giudizio e di giudicare se ho sbagliato a non dare ascolto a chi mi diceva "Antonella sono più forti di te e l'unico modo che hai per potere restare in Federazione è quello di fare un compromesso".
Scendere ad un compromesso vuol dire non cambiare il sistema ed io non ho ritenuto di fare compromessi con nessuno - soprattutto per potere esercitare un mio diritto , così come non ho ritenuto di fare accordi con altri candidati.
Come sempre accade, in questi casi, oggi si accusa e si rimprovera la vittima e non altri, con affermazioni del tipo "se l'è voluta". Non mi sento di avere nulla da rimproverarmi se non la troppa passione che metto e metterò sempre - in questo sport.
Le prossime elezioni si dovranno tenere perché la Fise deve uscire da questa situazione, ma chiunque vincerà non potrà dire di avere vinto attraverso elezioni democratiche, ne potrà dire di rappresentare la maggioranza degli elettori. Sperò soltanto che il primo intervento sarà volto alla modifica di norme che danneggiano la democrazia ed i principi sportivi sui quali si fonda il nostro statuto.
In ogni caso chiedo ai miei sostenitori di non fare mancare il loro appoggio ai miei candidati Consiglieri, Maurizio Ughi, Giuseppe Pozzato,Renata Raineri, Silvia Stevan e Vittorio Cavalieri in rappresentanza dei Cavalieri Proprietari , perché è certo che tramite la loro presenza in Fise si potrà evitare che la nostra Federazione precipiti in una deriva antidemocratica, mentre ancora una volta ringrazio il Col. Amos Cisi per essersi messo a disposizione di tutti noi e degli sport equestri, cercando di portare avanti i comuni criteri di correttezza e i comuni programmi sportivi.
Ringrazio tutti per l'appoggio che mi avete dato e che darete a chi condivide i miei valori ed i miei principi dello sport equestre