Coordinamento, anno nuovo con sei grossi problemi
Il Coordinamento Ippodromi comunica "Anche l'anno 2015 lo possiamo definire un anno di " transizione", nel corso del quale il Ministero delle Politiche Agricole pur tra mille difficoltà è riuscito a gestire l'ippica e soprattutto a pagare i vecchi debiti (87 milioni) dell' ex Unire.
Infatti ad oggi sono stati pagati tutti i premi arretrati del 2012 2013 e 2014 così come sono stati pagati i conguagli dovuti agli ippodromi.
E non era affatto facile..........E di questo è giusto dargliene atto.
Certo i pagamenti correnti soffrono di qualche ritardo ma tutto sommato, la situazione non è gravissima.
Le giornate di corse sono state 1.533 ( 49 in più rispetto al 2014 ) ed il montepremi annuale è rimasto in linea con le previsioni di Bilancio.
Anche lo stanziamento annuale per gli ippodromi è rimasto confermato e non era affatto scontato visto che solo cinque mesi fa era previsto un taglio di 5 milioni.
Purtroppo sono rimaste irrisolte le seguenti questioni, essenziali per la stessa sopravvivenza e per il rilancio dell'ippica :
1- la nuova convenzione con gli ippodromi.
2- la classificazione degli ippodromi prevista dalla Legge 449 del 1999 e mai attuata.
3- un calendario ed una programmazione innovativa e condivisa.
4- la riforma delle scommesse.
5- il coinvolgimento per la ripresa del Settore dei Comuni e delle Regioni.
6- l'adozione di un Piano Strategico condiviso e partecipato dalla Filiera
L'ANNO NUOVO.
Con i pesanti ed insostenibili tagli previsti nel Bilancio previsionale del Ministero pari a circa 20 milioni , il settore rischia il collasso definitivo, ma una " speranza " e " un lumicino in fondo al tunnel" lo possiamo ancora intravedere , se il Ministero inizierà finalmente a lavorare concretamente per dare attuazione ai punti sopra elencati e se il Parlamento riuscirà ad approvare finalmente una Buona Riforma, magari ascoltando in audizione le rappresentanze della Filiera.
I progetti e le idee ci sono, basterebbe che le Istituzioni ci ascoltassero, magari istituendo un "tavolo di crisi " .
Il Presidente Renzi pochi giorni fa ha detto di averne aperti tanti e che hanno dato buoni frutti ...bene... ne apra uno anche per l'ippica.
Un settore vitale e storico per l'economia, l'occupazione, ed il grande sport che rappresenta e che vede impegnati migliaia di operatori in trentotto ippodromi distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Speriamo che su questi " Valori" Governo e Parlamento facciano le più opportune riflessioni e che il nuovo anno ci porti qualche bella sorpresa.