Ricerca: giuseppe moscuzza - 11 articoli
Caro Direttore, non è andata né bene né male, la partita è stata sospesa e rinviata a lunedì e dunque non occorre minimamente abbassare la tensione e la guardia. Lunedì saranno presentati gli emendamenti nel Milleproroghe, martedì il governo chiarirà se li avrà o meno recepiti. In caso positivo, Monti si assumerà in proprio la responsabilità di intubare il paziente (la frase è dell’on. Marinello, ma è talmente efficace che sarà usata molto spesso da tutti nel periodo…) e di predisporre la riforma...
Caro Direttore, nella splendida domenica di Pisa è passata quasi sotto silenzio in Tv una frase di Francesco Ruffo , il segretario dell’Assi. “Con due mesi di proroga vedremo…” Poche parole, quasi un mistero, un giallo nella giornata di festa, forse l’ultima. In effetti, ripensandoci a mente fredda, i 60 giorno ci sarebbero tutti, lo disse l’ex ministro Romano che l’ente aveva risorse in cassa per andare avanti fino a marzo 2012...
SABATO A TOR DI VALLE, durante le sgambature della quarta corsa, si è spento serenamente circondato dall’affetto dei suoi cari lo storico televisore Sony della sala stampa. E’ sopravvissuto solo pochi anni alla repentina scomparsa del suo collega, anch’esso adibito alle quote, rimpiazzato nel suo servizio da un ancor più glorioso televisore strappato da un frequentatore della press room (gatto nero) alla discarica ecologica cui era stato frettolosamente inviato, e che tutt’ora fa il suo dovere...
Caro Direttore, ci lasciano in mezzo al guado, con mezza riforma fatta e non finanziata, con tanti avvocati siciliani pronti ad insediarsi alla procura e a Unire Lab ormai incerti sui bagagli da fare o da disfare, con un 2011 ancora tutto da decidere. Scherzetto dei politici, improvvisamente fulminati dall’emergenza del debito pubblico, in sospetta coincidenza con il deprezzamento delle azioni care all’ormai ex primo ministro. Verrebbe da dire “…acci!” più che “Assi”...
ADESSO IL CAMPIONATO dei giornalisti drivers è stato assemblato a quello degli universitari e si è creato un vero e proprio circuito nazionale per le due categorie, che si vorrebbero entrambe propedeutiche all’attività futuribile di gentlemen driver o magari di allievo guidatore. Una volta, negli anni 70, il campionato era una emanazione della regionalizzazione dell’albo dei giornalisti...
ABBIAMO INIZIATO questa ambiziosa ricostruzione degli ultimi 30 anni del giornalismo ippico in pratica dalla nascita di Cavallo 2000, una esperienza fortunata e scapigliata coincisa con una parte buia della storia italiana, che va sotto il nome pesante e generico di “anni di piombo”. Per capirci, i nostri cazzeggi giornalistici, andavano paralleli a gravissimi fatti della nostra storia: per esempio, quando rapirono Moro era un ordinario “giorno senza partenti” ...
UNA PUNTATA a parte (ma ce ne vorrebbero molte..) vorremmo dedicarla alle dinastie dell’ippica scritta e raccontata. Vincenzo e Rodolfo “Rudy” Galdi, senza i quali Cavallo 2000 non sarebbe neppure esistito, aprono la sfilata per motivi di riconoscenza. Di loro si è già parlato in queste puntate, e le schioccanti battute di “Vip” (viperetta…) Vincenzo ricorreranno spesso. Resta da dire delle estemporanee gare di dattilografia con le Olivetti regolamentari in redazione: non solo occorreva scrivere 20 righe senza errori, ma occorreva farlo anche conversando con il vicino o al telefono…
LA SITUAZIONE delle corse in televisione poteva ricordare gli anni dei pionieri dell’ovest americani. Nel territorio inesplorato ma fertile chi arrivava prima metteva le sue bandiere. La Teleippica rilevò dalla Trenno di Branchini e Van Lennep i diritti televisivi e iniziò la sua espansione, un po’ come emittenza nazionale, per quello che si poteva fare allora, un po’ localmente grazie all’attivismo delle realtà regionali più intraprendenti...