Ricerca: claudio saba
Mi chiedevo: cosa posso scrivere - nel mio piccolo - di “buono” su e per i cavalli? Sono tanti anni che li osservo, studio, lavoro e vivo con loro, così pensavo di trattare un argomento o una situazione specifici… Poi mi sono detto: con un po’ di ricerca, chi davvero vuole, può trovare approfondimenti su quasi ogni tipo di tematica, almeno in lingua inglese, spesso basati su test e ricerche ben particolareggiate.....
Dopo la pubblicazione dell’articolo scritto per Cavallo2000 in cui presentavo la Friendship Training di Chuck Mintzlaff alcuni lettori mi hanno scritto, anche se in termini diversi, sulla medesima tematica: la difficoltà ad orientarsi e discernere di fronte al mare magnum delle tante informazioni che si incontrano soprattutto in rete. E così, magari dopo qualche brutta esperienza, sottolineavano il fatto che spesso quel che appare… non corrisponde poi al vero. Insomma, le parole (e i video) non corrispondono ai fatti.
Riepilogo delle puntate precedenti.
Qualche tempo fa scrissi una serie di articoli tra loro correlati e sequenziali per Cavallo2000. Nei primi mi sono inoltrato, principalmente, nel concetto di Amicizia (ormai sappiamo di poter utilizzare il termine senza tema di antropomorfizzazioni) tra e per i cavalli;Avete presente quando, dopo tanti sforzi e fatiche, si comincia a pensare di essere arrivati a un buon punto del proprio percorso e, per così dire, a capirci davvero qualcosa? Magari anche con un po’ di compiacimento e soddisfazione? Insomma, finalmente siamo sulla strada giusta!
Se la risposta è sì, si può anche immaginare cosa si prova quando, d’un tratto, qualcosa o qualcuno ti fa crollare tutto quello che avevi pazientemente costruito come un castello di carte. E ti poni nuove domande e nuove questioni che prima non esistevano.
Veniamo ai fatti.....
Bene, adesso è venuto il momento di dismettere i panni del narratore imparziale (assolutamente e biecamente malcelati) per tirare le fila del discorso e dare il mio spassionato parere personale, sennò che gusto c’è?
Il termine “amicizia” protagonista della nostra trattazione fin dal titolo, non è certo una parola facile da interpretare in modo univoco. Io per primo l’ho utilizzata qui con rischio di arbitrarietà e inesattezza. ...Date le premesse delineate seppur succintamente nelle due parti precedenti, è lecito chiedersi se e come è possibile instaurare un rapporto di amicizia e comprensione reciproche tra umano e cavallo. Scopo di questo lavoro non è quello di dare risposte definitive, semmai di far sorgere altre domande su cui ragionare, sempre nell’ottica di un miglioramento del benessere equino a 360° e, quindi, anche della nostra relazione con loro...
Riassumendo e semplificando quanto descritto nella prima parte, possiamo affermare che gli individui di un branco hanno un complesso repertorio di comportamenti sociali e comunicativi che ha tra gli scopi principali quello di ridurre la tensione e aumentare la coesione sociale tra i membri del gruppo, pena la sicurezza ed il benessere del gruppo stesso...
Introduzione.
Sarà perché non ho avuto molta fortuna con le amicizie umane che mi sono messo ad indagare sull’amicizia negli equini. Del resto passo con loro la maggior parte del mio tempo. Divenendo un po’ più seri, il concetto di “amicizia” nei cavalli (nelle sue molteplici sfaccettature) è davvero affascinante e ricco di possibilità di approfondimenti, sia scientifici sia inerenti dinamiche e interessi più personali...
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