Etologia
La Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia ha organizzato ieri, 22 marzo 2018, il convegno “Riabilitazione equestre: relazione e progettualità” finalizzato, fra l’altro, a presentare i risultati preliminari del progetto di ricerca corrente (13/2013) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, dal titolo “Riabilitazione equestre in bambini con disturbi dello spettro autistico: monitoraggio e valutazione del benessere animale” finanziato dal Ministero della Salute.....
Nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 9 febbraio scorso è stato pubblicato il Decreto n. 122 del 23 gennaio 2018 dell’Assessorato della Salute che stabilisce le procedure di valutazione per il rilascio del nulla osta ai Centri specializzati in TAA/EAA e alle strutture non specializzate che erogano TAA/EAA.
I giorni sabato 2 e domenica 3 settembre la Scuola di Equitazione Etica (SEE - www.equitazioneetica.it) sará presso il centro Il Branco di Umberto Scotti (presso Fregene) con lo Stage teorico/pratico "IL BENESSERE DEL CAVALLO NELLA RELAZIONE CON GLI UMANI".
Terranno lo stage Andrea Montagnani, formatore nazionale della SEE e autore del libro “da Zero a Cinque – La Formazione Etica del Cavallo”, e l'etologa Rachele Malavasi, ricercatrice e consulente in etologia per la SEE.L’interesse scientifico suscitato dai cavalli selvaggi dell’Aveto, già testimoniato dal coinvolgimento dell’Università di Genova, ha ottenuto un ulteriore importante riconoscimento dalla partecipazione al XXVII Convegno nazionale della Società Italiana di Etologia.
Presente la referente scientifica del progetto, la naturalista Evelina Isola che ha presentato il lavoro:
"Prime Osservazioni su una Popolazione Rinselvatichita di Equus Caballus della Valle Sturla (Genova)"
Riconoscersi allo specchio è una prerogativa degli esseri umani e di poche altre specie, come scimmie antropomorfe, elefanti asiatici, delfini e gazze, una capacità che presuppone una coscienza di sé e specifiche competenze cognitive e percettive. Il comune denominatore di queste specie è un cervello complesso, che spesso corrisponde a un sistema sociale altrettanto complesso. A partire da queste premesse quattro ricercatori del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, Paolo Baragli, Elisa Demuru, Chiara Scopa ed Elisabetta Palagi, hanno lanciato una nuova sfida scientifica per capire se anche i cavalli sono capaci di riconoscersi allo specchio.
Il cavallo domestico (Equus caballus), come i suoi progenitori ancestrali è un mammifero erbivoro e sociale: tutti i mammiferi infatti comunicano tra loro. Questa interazione può avvenire tramite richiami vocali, segnali visivi (come posture o gesti) o tattili, come ad esempio secondo la pratica del grooming che ha una grande valenza sociale. Le specie più sociali, tra cui possiamo inserire a tutti gli effetti gli equini, si possono riscontrare modelli comportamentali anche complessi che contribuiscono a definire i ruoli dei membri del branco o segnalare tempestivamente eventi e pericoli.
La Federazione Ticinese Sport Equestri in collaborazione con l’Associazione Tarpan propone due interessanti eventi per approfondire le nostre conoscenze sul cavallo.
Si inizia domenica 26 marzo dalle 09.30 alle 17.30 presso la scuderia San Lucio Bogno Valcolla con un Seminario teorico Pratico tenuto dalla dottoressa Rachele Malavasi sul tema L’ETOLOGIA EQUINA ALLA BASE DELLA RELAZIONE
Lunedi 27 marzo alle 20.00, invece Presso Hotel La Perla St Antonino, sempre Rachele Malavasi parlerà dello SVILUPPO DELLA PERSONALITÁ DEL CAVALLO: INFLUENZE GESTIONALI E DELLE ATTIVITÁ"Yup Yup Vai Tornese Vai!" Il grido di Sergio Brighenti ha fatto la storia. Il “Pilota", uno dei migliori interpreti delle redini lunghe quando le corse al trotto facevano ancora riempire gli ippodromi e accendevano le folle, guidava con le mani e con la voce. Un urlo secco in partenza e in dirittura d'arrivo. Suoni brevi che per Tornese - il "sauro volante" dai crini biondi - non avevano un senso verbale, ma erano carichi di forza e di emozione e facevano diventare il binomio un unicum che sfrecciava verso la vittoria.