Veronesi contro veronesi: O noi, o la Fiera
LA MATTINA di domenica 11 novembre all’ingresso di Fieracavalli a Verona è stato distribuito un volantino dal titolo “O noi, o la Fiera”. “Non c’è spazio per entrambi - era scritto nel volantino - per la Fiera e per noi 60mila abitanti di Verona Sud. Noi residenti abbiamo un credito di circa 700mila mq di verde, che abbiamo comprato con le licenze edilizie e ci viene negato. A causa della Fiera nell’arco dell’intero anno subiamo l’arrivo di centinaia di migliaia di veicoli inquinanti, camion e pullman compresi, che rendono invivibile l’esistenza a noi che già viviamo nella città tra le più inquinata d’Italia. Siamo orgogliosi del crescente prestigio della nostra fiera, alla quale auguriamo ulteriore successo ed espansione. Ma non possiamo più vivere così. Prima noi o la Fiera? Allora cari visitatori, buona visita alla interessante Fieracavalli con l’augurio di rivederci presto in condizioni migliori”
E quali sarebbero, viene da chiedersi, le condizioni migliori se le manifestazioni fossero prive di visitatori? Si rendono conto, questi signori dei quali capiamo e condividiamo le difficoltà, che le varie manifestazioni dell’ente Verona Fiere sono uno dei principali volani economici della città? Pensano forse di realizzare il tutto esaurito in hotel e ristoranti soltanto con…Giulietta e Romeo?