Venerdì 8 dicembre a Firenze una edizione stellare del Duomo
FIRENZE. Gli amici appassionati dell'ippica hanno un buon motivo per programmare un viaggio a Firenze in occasione della festività di venerdì 8 dicembre. All'ippodromo del Visarno Cesare Meli andrà in scena un' edizione stellare del Gran Premio Duomo, gruppo 1 di grande tradizione del trotto nazionale. Un miglio gigliato all'altezza dello status e di una prova di valore internazionale dall'albo d'oro a dir poco sontuoso.
Tra l'altro l'area dove è situato l'ippodromo, il parco secolare delle Cascine, proprio l'8 dicembre vedrà l'inaugurazione del Villaggio di Natale, con una ruota panoramica e una pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Dunque, l'augurio è che una parte dei fiorentini e dei turisti presenti in questa meravigliosa città d'arte possa anche varcare i cancelli dell'ippodromo in occasione di questa giornata evento, una corsa che sarà nobilitata dalla presenza di autentici assi da cuori delle piste, su tutti il vincitore dell'International Trot Vivid Wise As (record 1.08.6) che il sorteggio dei numeri svolto ha collocato nella partenza con l'autostart all'esterno di un antagonista di eccellente livello, un altro laureato della corsa di New York come Zacon Gio (1.09.3) che il maestro Holger Ehlert ha riattrezzato e attenzione perché a Montegiorgio nel Palio dei Comuni sia in batteria che in finale ha corso molto meglio di quanto dica il risultato.
La pole position per il forte indigeno Always Ek (1.09.8), con in sulky Alessandro Gocciadoro. Al largo di Vivid Wise As scatterà un altro soggetto dalla carriera importante come il biasuzziano Bepi Bi (1,09.1) quest'anno quarto nel Lotteria prima di vincere il Federnat a Follonica.
Un cavallo di carriera internazionale come Zarenne Fas, a rappresentare il sangue regale di sua Maestà Varenne ad aggiungere paprika ad uno schieramento dove il Settebello di aspiranti è completato da uno specialista del tracciato del Visarno come Achille Blv (1.10.5), con alle redini lunghe l'Imperatore Bellei, che ha già alzato in 4 edizioni l'ambito trofeo del Premio Duomo.
Il detentore del titolo è Usain Toll (1.12.1), lancio con il 5 in prima fila e la necessità di tornare ai livelli della passata stagione per essere performante in un contesto di una prova decisamente da 'rating internazionale' visto il parterre de roi che sceglierà Firenze per onorare l'albo d'oro dove scintillano nomi come Birbone (1952-53), la criniera bionda di Tornese, tre volte vincitore con l'apice di quel formidabile record europeo in 1.15.7 dell'edizione 1958. Il suo grande rivale, Crevalcore, s'impose nel 1959, in avvincenti edizioni della corsa che furono anche il Pilota Sergio Brighenti contro Vivaldo Baldi, grandi guidatori capaci di regalare emozioni forti e dividere il tifo del pubblico, una sorta di Rivera e Mazzola creando assonanze con il mondo del football degli anni Sessanta e Settanta.
Le corse dei cavalli e le sfide tra quei guidatori di grande personalità e talento come i tanti derby tra Milan e Inter. Soltanto campioni nell'almanacco del 'Duomo', lo dice anche quel decennio che si aprì nel 1970: rappresentò l'occasione nello storico impianto delle Mulina, nella corsa evento dell'annata fiorentina, di passerelle di gloria per cavalli entrati nel cuore degli appassionati. Pagine da sfogliare e celebrare ancora: assi del trotto del calibro di Top Hanover, laureato nel 1974, e ancora Patroclo che un anno più tardi si permise il lusso di battere un campione assoluto come l'americano Timothy T. Ed altri nomi dorati dell'Empireo dello sport del sulky.
Scollinata la metà degli anni Settanta, ecco che sul proscenio della città dove Giotto ci ha regalato quello splendido 'abbraccio' al cielo, salgono americani volanti che si rivelano felici importazioni di proprietari che destinano denari importanti alla loro passione, l'ippica. Wayne Eden (1976), The Last Hurrah (1979), il campione guidato da Vivaldo Baldi che nel 1977 fu secondo battuto da un irresistibile Waymaker con Delfo al terzo posto in una corsa di autentici campioni. E' la noblesse di una corsa che mantiene intatto il suo fascino e che merita di andare ad essere vista in un ippodromo che per tutto il mese di dicembre proporrà belle corse sotto la regia della famiglia Meli e di Roberto Cesari.
Uno sport nobile e affascinante in una città capolavoro dell'arte che quest'anno profuma di atmosfera natalizia in maniera particolare, con la sorpresa gioiosa di quella ruota affacciata su quello splendore di architetture, piazze e statue e, con i bambini e le ragazze che pattinano sul ghiaccio mentre i cavalli volano criniera al vento sulla sabbia della pista da corsa.