L'On. Elena Lucchini, responsabile in Lombardia della Commissione per il Benessere Animale e, Primavera AS
Una Legge per il benessere dei cavalli e per "vendere" l'ippica
In attesa della prossima legge che vieterà l'uso della frusta anche al trotto, in Svezia, una norma del galoppo ha di fatto abolito il frustino.
Il primo Paese a cancellarlo per legge dagli ippodromi (e dai centri di allenamento) è stato, ormai tanti anni fa, la Norvegia. E sembrava che il secondo potesse, anzi dovesse, essere proprio l'Italia che sugli esempi virtuosi del circuito ippico-benefico delle Stelle, dell'ippodromo amatoriale di Montechiarugolo e di alcune iniziative dei gd e delle amazzoni Federnat, ma soprattutto sotto la spinta della sensibilità comune e delle nuove generazioni, aveva predisposto un disegno di legge, presentato e depositato in Commissione Agricoltura da Edoardo Fanucci e Paolo Cova, all'epoca in quota al Partito Democratico, che era stato approvato con consensi trasversali, con il nome -DDL Primavera- preso in prestito da una trottatrice straordinaria, Primavera As, protagonista con la sua proprietaria amica Jessica Pompa ed il loro comune amore, di una fantastica storia capace di bucare il muro tra l'ippica e i cittadini.
La "Primavera", intesa come legge, non si limitava a regolamentare la graduale abolizione della frusta dall'ippica ma incideva in modo efficace sull'eliminazione delle tante, troppe, storture del mondo equestre, dei vari finimenti, strumenti e atteggiamenti di coercizione e soprattutto, dichiarava finalmente guerra al doping con nuove regole, nuovi metodi e nuovi controlli.
Bene. Cioè male. Perché quel disegno di legge, pur approvato e condiviso da tutti i partiti e dai movimenti della società civile, non è mai stato calendarizzato e quindi discusso alla Camera e al Senato, colpa dello strano ordine delle priorità dei nostri politici e anche di qualche "manina" insabbiatrice, in difesa di chi a parole si riempie la bocca del "benessere animale" ma all'atto pratico vanta oscuri interessi a coprire pratiche inaccettabili.
Ci sono studi importanti che dimostrano come la frusta non migliori e in molti casi limiti le performance del cavallo atleta, lo dimostrano anche i risultati ottenuti proprio da Primavera e Jessica ("Io non userei mai la frusta su un cavallo e neppure altri mezzi per costringerlo -dice- perché gareggiare per me significa farlo insieme al cavallo e insieme divertirci, non imporgli uno sforzo").
Ma c'è di più: la frusta (anzi, la frusta si potrebbe eliminare con studiata gradualità se usata solo come segnale e a distanza per la doma) e gli altri strumenti di coercizione andrebbero aboliti anche se i cavalli andassero più piano.
E non solo in segno di civiltà, amore e rispetto per i cavalli ma anche per recuperare l'immagine -che in casi come questo è fondamentale sostanza- e l'appeal di un settore che ha bisogno come non mai di rifarsi bello e spendibile presso nuovi clienti, appassionati, proprietari, investitori, pubblico, scommettitori, sponsor, media, giovani e famiglie.
Inutile e sbagliato, oltre che estremamente pericoloso, nascondersi dietro ai soliti, anche se più di una volta sinceri "che ne sanno loro da fuori di come e quanto vogliamo bene noi ai nostri cavalli". Il mondo esterno non ha bisogno dell'ippica, l'ippica ha invece bisogno del mondo esterno. Altrimenti muore.
Ancora, sull'argomento, Jessica Pompa ha scritto che "investire sull'evoluzione culturale della società è il punto di partenza per poter discutere di qualsivoglia strategia per il rilancio del settore".
"Ha pienamente ragione -le fa eco l'onorevole Cesare Ercole-: si deve cambiare il prodotto ed il cavallo ed il suo benessere vanno rimessi al centro del progetto. E' una questione di cuore, ma anche di testa, di credibilità e, addirittura, di marketing".
Non è mai troppo tardi e i tempi per una nuova proposta di legge "Primavera" sembrano finalmente maturi, per gli sforzi comuni di centro-destra e centro-sinistra. Tra gli altri anche il convinto impegno dell'onorevole leghista Elena Lucchini, in Lombardia a capo della Commissione per il Benessere Animale: "Possiamo e dobbiamo fare molto -dice- e siamo da subito al lavoro per aggiornare e rinnovare la Primavera come proposta di legge importantissima e urgente. Per i cavalli, ma anche per le migliaia e migliaia di persone che ci lavorano e per lo sport italiano e l'immagine del made in Italy.