Un Cavallo In Famiglia , lettera aperta a Vittorio Orlandi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
GENTILISSIMO PRESIDENTE, EGREGI CONSIGLIERI....
".... Purtroppo, negli ultimi mesi, nostri amici cavalli sono morti durante concorsi FISE e le gare sono continuate come se nulla fosse.
Noi crediamo, invece, che dovrebbe essere assolutamente normale sospendere, almeno temporaneamente se non del tutto, la competizione (come abbiamo visto fare, anche recentemente, in un concorso internazionale all'estero) e che il comitato organizzatore, non potendo decidere da solo, dovrebbe sentire cavalieri e istruttori (nel caso di cavalieri giovani) per valutare il da farsi nel rispetto della morte di un compagno di sport, oltre che di vita, sul campo gara.
Abbiamo constatato, invece, che nessuna procedura viene adottata, se non quella di proseguire la gara, rimuovendo il cavallo con il trattore dal campo e riprendendo a gareggiare cine se nulla fosse.
Richiediamo, quindi, un intervento urgente a lei, Presidente, e ai suoi Consiglieri, perché sia data una piccolissima e semplice norma da aggiungere a tutte le molte altre contenute nei regolamenti federali, che preveda almeno una provvisoria sospensione della competizione e una riunione tra il comitato organizzatore e gli istruttori e cavalieri, per decidere se interrompere le gare della giornata o riprendere dopo una sospensione in rispetto al cavallo morto.
Chiediamo poi, oltre agli adempimenti previsti per legge, una verifica sull'attività e sulla gestione dei cavalli che muoiono in campo, per verificare che il tipo di attività cui sono sottoposti non sia eccessiva per loro.
Certi che potrete facilmente accogliere tali richieste rimaniamo in attesa di una vostra gentile risposta che certo non tarderà ad arrivare".