Trotto. Tutti a Cesena per il G.P. Grassi
La stagione 2014 del Savio mette in scena uno dei suoi eventi cult, il Gran Premio Riccardo Grassi, prova di basilare importanza per la stagione degli “age” di targa italiana, qualcuno ancora in bilico tra le promesse di inizio anno e la dura legge della pista, altri in attesa di conferme che ne ribadiscano la dimensione atletica, per tutti, una vetrina imperdibile con lo sguardo su un Albo D’Oro ricco di stelle di prima grandezza.
Nel 2013 fu Mack Garce Sm a suggellare la prestigiosa tappa romagnola con il facile successo al record di 1.12.2, che pose solide basi all’apoteosi dell’Europeo, negli anni precedenti, Lester sorprese tutti nel 2012, prima dell’affermazione a tempo di record di Lower Power, che in 1.12.7 imitò la giunonica Gironda As nell’allora primato della competizione, con i nomi degli stranieri Algiers Hall e Unforgettable a dare un tocco di internazionalità ad una storia aperta nel 1975 dallo statunitense Lightning Larry, pupillo di uno dei driver dal maggior talento del trotto tricolore, Edy Gubellini.
Un miglio per undici, con molti candidati alla vittoria ed un dipanarsi tattico difficile da pronosticare, così si presenta il Riccardo Grassi edizione 2014, un vero e proprio rompicapo dal quale sortiranno due giri al fulmicotone ed un binomio di sicuro prestigio a sfilare nel winner circle, magari con un nuovo record da esibire.
L’ideale sfilata degli undici contendenti è aperta dalla campionessa Orsia, la vincitrice del Città di Cesena 2012 che dopo una carriera giovanile culminata con il successo nel Continentale, ha subito qualche battuta a vuoto, cambiando dapprima paese di residenza e poi trainer e driver. Ora, tornata alla scuola di Alessandro Gocciadoro, ha inanellato prestigiosi piazzamenti proponendosi tra i papabili al successo in coppia con Roberto Vecchione. Genealogia regale, numero ok, forma al top ed un affaccendato Erik Bondo in panchina a preparare la trasferta, rendono Pick Kronos uno dei più seri candidati al marcatore, il cinque anni di colori emiliani ha convinto nel recente trial romano e trovandosi quanto prima allo steccato può essere un temibile avversario per tutti, così come il suo compagno di training Louvre, provetto velocista che vanta collaudato feeling con Federico Esposito e che nel napoletano Federnat ha palesato condizione al top e una invidiabile duttilità tattica, tanto da candidarsi alla leadership iniziale della contesa e scegliere la pedina ideale a cui concedere il “free way”.
Un altro vincitore del Città di Cesena impreziosisce con la sua presenza il miglio cesenate, era il 2011 e Newyork Newyork coronò con l’alloro del Savio una carriera giovanile all’insegna della professionalità. Dopo l’esilio toscano, il figlio di Supergill e Viola d’Amore, è tornato dal suo mentore Lorenzo Baldi per giungere ad oggi con i galloni della possibile sorpresa in ottica vittoria. Fulgida stella del firmamento indigeno è Linda di Casei, cavalla dalla classe cristallina che sin dagli esordi ha frequentato l’elite europea e che a nove anni suonati e dopo innumerevoli battaglie, torna con Alessandro Gocciadoro sull’anello che le regalò due podi all’Europeo ed il gradino più alto nel Città di Cesena 2009. Arroccato alla corda, Owen Cr giunge a Cesena orfano dell’appiedato Pietro Gubellini ma con Andrea Farolfi ai comandi per ricomporre l’affiatata coppia che scortò Mack Grace sul traguardo della passata edizione e che a distanza di dodici mesi, potrebbe ambire al colpaccio. Ruolo da outsider per Oncle Photo Vl, più per la collocazione che per la forma, ma la terza pedina di Erik Bondo ha spesso stupito quando il pronostico ne ignorava le chance, come nel caso del Gran Premio della Vittoria 2014 disputato a Bologna, mentre Papandreu ed Enrico Bellei faranno tesoro della scia di Louvre, augurandosi di ripetere la performance bolognese del 2 giugno, quando si imposero da perfetti opportunisti alla media di 1.12.7 nel Gran Premio della Repubblica.
Più sfumata la vetrina per Papalla e Isaak Bi, dal carattere non facile la prima, grintoso e giornaliero il secondo; per entrambi mezzi atletici cospicui e qualche positiva avventura in prima classe che permettono di sognare una serata da campioni.