Trotto. Bold Eagle fantastico anche nel Prix de France
Bold Eagle, 'le petit Varenne' come lo chiamano in Francia, onora il pronostico nel Grand Prix de France, 2100 metri con partenza dietro l'autostart sul fango di Vincennes battuta dalla pioggia e con i tricolori francesi che sventolano sulle tribune. Il figlio di Ready Cash vince di mezza lunghezza su uno stratosferico Timoko ma con Nivard che controlla e sembra voler dosare lo sforzo del fuoriclasse che nell'Amérique aveva vinto per dispersione. Ritmo veloce e costante, con primi 600 da 1.09.4 e l'italiano Oasis Bi che è davanti, avendo a lato Timoko e Trebol in percussione esterna, mentre Bold Eagle attende gli eventi in pariglia. Nivard sembra pilotare con il telecomando la corsa di Bold Eagle, soltanto sull'ultima piegata preme sull'acceleratore per non lasciar metri a un Timoko che sta facendo un corsone. Gli italiani arrancano: Oasis Bi ha esaurito le forze, Pascià Lest dopo aver figurato terzo in corda nei primi 500 metri, si lascia rotolare nella retroguardia del plotone; probabilmente, per il figlio di Varenne è stata solo una presa di contatto stabilita a priori dal team. C'è una Italia che si distingue ed alla voce driver ecco che Gabriele Gelormini pilota con precisione Voltigeur de Myrt a un terzo gradino del podio, prezioso e di valore per il cavallo di Roberto Donati a cospetto di quei due campioni inavvicinabili. Quarta un' ottima Anna Mix, che finisce forte alla distanza. Ottimo il riferimento cronometrico, 1.10.7 sia per Bold Eagle che per Timoko, gli assi amati dal pubblico francese che hanno dato spettacolo in un match anche inatteso. Quel detentore del titolo in casacca blu e nera, allenato nel Sud della Francia, ha ceduto lo scettro dopo aver lottato con 'le petit Varenne', il predestinato a scrivere la storia dei prossimi anni del meeting d'hiver.
Grand Prix de France (gruppo 1, 400.000 euro, m. 2100): 1. Bold Eagle 10.7, 2. Timoko 10.7, 3. Voltigeur de Myrt 11.1, 4. Anna Mix 11.1, 14. Pascià Lest 14.0. Tot. 1,46 1,04 1,30 1,70 (1,96)