Trotto a Torino, incubo francese nel Costa Azzurra
TORINO. Domenica l’ippodromo di Vinovo manda in scena la giornata più importante della sua splendida stagione classica. In programma il Costa Azzurra, la corsa faro dell’ippica torinese e l’importante step, per i 4 anni d’Italia, del Città di Torino, sulle selettive diritture di Stupinigi. Il miglio di gruppo 1 è davvero all’insegna dell’internazionalità con l’arrivo sotto la Mole di due ottimi performer come Uza Josselyn, al ritorno nel Bel Paese dal successo nel Nazioni, e Dijon, vecchia conoscenza del pubblico italiano che lo ha ammirato vincitore prima nel romano Triossi poi al Sant’Artemio di Treviso nel Giuseppe Biasuzzi.
Contro i due transalpini lo schieramento indigeno trova la sua punta in Timone Ek, con la novità di Roberto Andreghetti, che si candida a guidarlo anche nel Lotteria a Napoli, scelta questa di Luigi Lettieri, proprietario del targato Ek, che fa pensare Enrico Bellei in sulky nella conca partenopea a Urlo dei Venti, qui assente e già indirizzato al target partenopeo del Primo Maggio. Da segnalare la presenza di due cavalle di classe come Shadow Gar, con Pietro Gubellini, e Tamurè Roc, Santino Mollo in regia, a finalizzare il lavoro di preparazione di Fausto Barelli.
Nel Gran Premio Città di Torino sguardi sullo statuario Vitruvio, devastante nel test sulla pista dopo alcune variazioni nell’allestimento. Quel giorno è piaciuto molto anche il toscano Vessillo As. Un altro asso da cuori del contesto è Vivid Wise As, il portacolori della scuderia Bivans, allenato da Sebastian Guarato. Quello che per lunga parte della stagione dei tre anni è stato considerato il leader, è rifiorito dopo periodo d’appannamento all’ultima uscita parigina e potrebbe tornare a recitare ruolo di primo piano anche sul suolo italico.
Le quote rosa della sfida sono rappresentate da Valdivia, fresca di successo classico – il Città di Padova – quella Vash Top che, se gestibile sul percorso, è in possesso di allungo fiammante. Non dovrebbero impensierire due esteri di secondo piano come Esmondo, alla prima italiana, e il già noto Classic Connection. (Paolo Allegri)