Trotto a Montecatini, un libro sul primo secolo
MONTECATINI TERME - Centocinquanta pagine per raccontare 100 anni di vita. Fotografie, testimonianze, aneddoti attraverso cui si snodano meravigliose storie di uomini e cavalli, alcuni dei quali scolpiti nella leggenda dello sport ippico. E' stato presentato giovedì sera all'ippodromo Sesana il libro, curato per i testi da Ettore Barbetta e dallo studio fotografico Rosellini per le immagini, sulla storia dell'impianto di Montecatini, uno dei tre templi del trotto italiano con tradizione centenaria che ancora si trova nella iniziale collocazione. Nel corso della presentazione e’ stato svelato anche il dipinto che il pittore pistoiese Nicola Nunziati, raffigurante un cavallo immerso nella natura, ha voluto regalare all’ippodromo Sesana in occasione dei festeggiamenti per il suo Centenario. Lo stesso artista ha immortalato l’indimenticabile Wayne Eden in una stampa che sarà regalata al proprietario del cavallo vincitore del Gran Premio Città di Montecatini del 15 agosto. Diversi gli interventi che hanno impreziosito l’incontro tenutosi prima del convegno di corse di giovedì sera.
“L'ippodromo è Montecatini e Montecatini è l'ippodromo, al di là delle distanze e dell’architettura che delimitano lo spazio. Ciò che qui è accaduto nel corso dei decenni, rappresenta un modello per il futuro dell’ippica. Il rilancio di questo sport passa per una parola che in altri scenari ha un significato forte: integrazione. Integrare gli ippodromi con la vita della città che li ospita, assorbendone tradizioni, esigenze di svago, realtà, fino a trasformarli in luoghi nei quali le corse dovranno essere il punto di riferimento e di divertimento. Così come si fa ora per i grandi eventi sportivi dove l’evento è al centro del progetto e attorno si sviluppano tante attività attraverso infinite declinazioni”. Queste le parole di Fabio Schiavolin, Ad del Gruppo Snai e presidente della Società Trenno,
“Abbiamo provato a racchiudere i cento anni che celebriamo oggi in un libro. Lo abbiamo fatto con l'entusiasmo di bambini prigionieri nel corpo di adulti, sapendo che non sarebbe stato facile racchiudere cento anni in 152 pagine. Per costruire il futuro, è importante anche guardare al passato, al coraggio di quegli uomini come il barone Giuseppe Petrone e il commendator Giuseppe Sesana, che un secolo anni fa, nonostante l'infuriare della Prima Guerra Mondiale, decisero di porre la prima pietra di questo ippodromo.
Lo fecero per l'ippica, per la città, immaginando le due cose un tutt'uno. Intervenuto alla presentazione anche il sindaco di Montecatini, Giuseppe Bellandi: “Come primo cittadino di Montecatini e come grande appassionato di ippica, sono orgoglioso di questo libro che celebra i 100 anni dell’Ippodromo Sesana. Un volume che definirei storico ma soprattutto di grande fascino e dall’inconfondibile cuore montecatinese: c’è dentro un po’ tutta la vita del nostro Ippodromo, dalla sua nascita fino ai tempi moderni. Vedo foto e personaggi indimenticabili, driver, appassionati, anche attori celebri. Hanno contribuito tutti a scrivere pagine epiche del nostro Sesana. L’augurio è che la storia prosegua nella migliore tradizione per molto tempo ancora, anche in momenti difficili come questi, come è giusto che sia per tutte le persone che amano le corse al trotto”.
Secondo Stefano Marzullo, Ad della Società Trenno, quello di Montecatini è “un ippodromo che vive nella città e per la città, un ippodromo che ogni anno apre le sue porte per dare vita a grandi corse. Un gioiello per Montecatini, per la Toscana e per l’Italia con un patrimonio di storia e cultura ippica che ha sviluppato nel suo secolo di vita un valore inestimabile.