Transumanza o mero salvataggio?
In questi giorni i social sono invasi da molte immagini relative ad una mandria di cavalli recuperati in quel di Castelluccio di Norcia grazie peraltro all'intervento dei Vigili del Fuoco.
La domanda sorge spontanea: ma cosa ci facevano ancora in alta quota i cavalli a Gennaio.
Parlare di transumanza sembra a dir poco azzardato.
Infatti i regolamenti territoriali che disciplinano la cosiddetta "monticazione" e relativa "demonticazione", i cosiddetti pascoli condivisi temporanei hanno delle date ben precise proprio rifacendosi alle vecchie tradizioni che poi rappresentavano, e forse lo fanno ancora, dei buoni modelli gestionali nella cura e nel mantenimento della montagna.
Dal 2019 la Transumanza, con i suoi codici e le sue regole, è Patrimonio Immateriale dell'Unesco.
L'agricoltura in generale e la zootecnia in particolare, hanno un ruolo chiave, anche nel modellare il paesaggio. La relazione tra zootecnia e qualità del paesaggio può configurarsi positivamente come nel caso di sistemi di allevamento al pascolo condotti razionalmente, dove il mantenimento della cotica erbosa, unito alla presenza di animali, contribuiscono a mantenere l'amenità del paesaggio. L'adozione di pratiche zootecniche sostenibili e il mantenimento del paesaggio costituiscono, quindi, i fattori principali per l'incremento della produzione di beni pubblici in tale comparto. Una gestione sostenibile della zootecnia deve contribuire oltre che al rispetto delle normative vigenti a conservare biodiversità e identità del paesaggio, a presidiare il territorio, a mantenere attività e pratiche zootecniche nei contesti regionali marginali, a creare nuove opportunità occupazionali e a frenare i processi di esodo rurale.
Questo non significa che tutto è lecito.
Oggi disponiamo di strumenti di previsione meteo incredibili che ci permettono di organizzarci al secondo, senza doverci ridurre all'ultimo minuto.
Come Redazione siamo sempre dalla parte dei cavalli e in questo caso ci sembra a dir poco doveroso richiamare le coscienze alla responsabilità.
Le mandrie vanno ricondotte nei pressi delle aziende ad altitudini meno gravose proprio per preservare il benessere dei nostri cavalli nelle date prestabilite.
Lasciamo parlare le immagini dei Vigili del Fuoco e speriamo che questi "episodi" a nostro avviso non edificanti, se non per il lieto fine per i cavalli, non debbano fare notizia in futuro.
VIDEO FONTE UMBRIA NOTIZIE
http://umbrianotizieweb.it/video/RECUPEROCAVALLI%201_0.mp4