Sicurezza nei Palii, si comincia da Legnano
«QUESTA ORDINANZA è una rivoluzione culturale. Il 30 maggio sarò a Legnano, presente al Palio, che deve essere capofila dell’eccellenza. Legnano è un simbolo di storia, di cultura strettamente legata ad un popolo, ad un territorio. Ed è questa la mia nuova frontiera, far crescere la cultura del rispetto. Portare nella tradizione la sensibilità verso parametri di sicurezza sul benessere animale e sull’incolumità del cavaliere, i due atleti in gioco». Francesca Martini, sottosegretario al Ministero della Salute, dilaga. La spiega, la sua ordinanza sui palii e le manifestazioni con gli equidi, anche a Legnano, nella sala del Palazzo Leone da Perego, col sindaco Lorenzo Vitali, il presidente della Commissione Sanità al Senato Antonio Tomassini, con Sandro Centinaio, Marco Danese, i suoi stretti collaboratori la dr. Gaetana Ferri, direttore del dipartimento sul benessere animale del ministero e la dr. Eleonora Di Giuseppe, e il gotha del mondo dei cavalli dei palii, ma non solo. Lo ha voluto tanto, questo incontro pubblico, per aprire il confronto con il territorio, con i rappresentanti delle manifestazioni che arrivano da tutta Italia.
Scorrono le immagini del Palio di Legnano, dagli esordi del 1935 a oggi, che spiegano da sole il titolo “Dalla sella alla sabbia”, la ricerca della sicurezza, del fondo, del tracciato che garantisca parametri di civiltà.
Scorrono poi altre immagini, dalla Sardegna. Che scuotono la sala, perché il cavallo è oggetto di un gioco, corsa ad alto rischio oltre il limite.
«L’ordinanza fissa, come per la sanità, un principio, quello dei livelli essenziali di assistenza. In questo caso si parla di sicurezza e rispetto.Ecco, noi abbiamo fissato un punto di partenza, un punto dal quale non si torna indietro e che fissa sicurezza, limiti tecnici. Perché nessuna tradizione può permettersi di sacrificare la vita dei fantini e dei cavalli».
Arrivano le testimonianze degli organizzatori dei palii, le autoregolamentazioni che vanno anche oltre i parametri di sicurezza fissati inderogabilmente dal Sottosegretario alla Salute. «Volutamente - precisa l’on. Martini - non sono stata troppo dispositiva e impositiva. L’ordinanza non è un punto d’arrivo ma una base condivisa per tutti. Il territorio ha tutta la libertà e la virtuosità per dimostrare come possa svolgere una funzione di moralizzazione. Perché lo sappiamo, purtroppo dove non si controlla e non si regolamenta, c’è la criminalità».
Le tappe del percorso di civiltà, dall’ordinanza sui palii alla carta etica firmata dai campioni Laliscia e Bormioli, lo sviluppo dei sistemi fieristici nella promozione dell’immagine del cavallo, la presenza del ministero a Verona per Fieracavalli per un approccio etologico-educativo con i bambini per spiegare gioiosamente l’identità di specie.... questi e altri punti, accanto al primo codice in Italia sugli standard dei parametri per la gestione della scuderizzazione, sono alcuni dei passaggi chiave di un Paese che sta per diventare uno dei più avanzati, se non il più avanzato, per la qualità del benessere animale e per correttezza delle manifestazioni. «Questo Paese può dare futuro al settore se investe nella virtuosità, se investe nelle giovani generazioni alle quali offriamo strumenti di progresso, di crescita morale e sportiva».