Salto ostacoli, uno svizzero al capezzale dell'Italia
CON QUARANTA MINUTI di ritardo sull’orario annunciato, il presidente della Fise Andrea Paul Gross ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di San Patrignano per parlare di Markus Fuchs. Curioso: Fuchs è presente al concorso ippico internazionale della Comunità riminese ma non ha partecipato alla conferenza stampa, ovvero alla cerimonia della sua investitura.
Ecco in sintesi quanto il presidente Paul Gross ha dichiarato ai giornalisti:
1) Markus Fuchs non è per niente il “responsabile del dipartimento salto ostacoli della Fise “, come erroneamente affermato nel comunicato ufficiale emesso dall’ufficio stampa della stessa Fise; capo del dipartimento, sia pure ad interim, è sempre lo stesso Paul Gross
2) Markus Fuchs è il commissario tecnico del salto ostacoli (il Marcello Lippi dei cavalieri, ha chiosato qualcuno) e ha l’incarico di portare la migliore Italia possibile ai Campionati Europei che si svolgeranno nel mese di settembre a Windsor in Gran Bretagna
3) Markus Fuchs è l’unico responsabile dell’allestimento delle squadre nazionali e del programma di avvicinamento agli Europei, il che potrebbe comportare anche l’assenza della Nazionale a una delle ultime prove della Meydan Fei Nations Cup (Hickstead o Dublino)
4) Markus Fuchs non ha posto condizioni particolari e ha cominciato il suo lavoro di contatto con i cavalieri azzzurri, che peraltro conosce a menadito essendo stato cavaliere di élite della squadra svizzera per almeno un ventennio.
5) Il suo compenso è decisamente ragionevole: 2500 euro per essere presente a San Patrignano, 6.000 per andare a Dublino per la finale della Meydan Fei Nations Cup, “gettoni” di varie entità e naturalmente rimborsi-spese per i raduni o per altri impegni legati al suo nuovo ruolo federale
6) Resta confermata la commissione neo-nominata da Paul Gross per il salto ostacoli, che però ha un compito “consultivo e progettuale” per procedere alla vera, radicale ricostruzione del salto ostacoli nel prossimo triennio: quindi niente a che vedere con il lavoro che Markus Fuchs è stato chiamato a svolgere per fronteggiare in maniera dignitosa un’autentica fase di emergenza.
I primi sintomi della grave crisi del settore sono apparsi nelle varie tappe della Meydan Fei Nations Cup 2009 (Piazza di Siena compresa) in cui la squadra azzurra ha sempre boccheggiato. Che si trattasse di una malattia grave, e non di una semplice influenza, il presidente Paul Gross e la Fise l’hanno finalmente capito con la batosta ai Giochi del Mediterraneo, cui ha fatto seguito il disastro in Svezia di una squadra che aveva tutte le sembianze di un’Armata Brancaleone.
Adesso c’è Fuchs. Speriamo abbia cominciato ad attrezzarsi per i miracoli…

Markus Fuchs a San Patrignano. foto Stefano Grasso per cavallo2000