Salto ostacoli - Sotto lo sguardo del Coni
54 a 4. Non è il risultato di una partita di rugby ma le penalità accusate dalla squadra azzurra (54) giunta ottava - cioè ultima - nella quinta tappa della Longines FEI Jumping Nations Cup di Hickstead (GBR) e quelle del team di casa (4) primo.
Il 5 stelle d’oltre Manica, disputato ieri era l’ultima occasione per l’Italia di incassare punti validi alla partecipazione della finale di Barcellona (ESP fine settembre) del circuito della Federazione Internazionale. Il risultato ha fatto scivolare il salto ostacoli targato FISE e guidato dal c.t. Marco Porro al penultimo posto (210 punti) della classifica europea - guidata dalla Germania (295) - davanti alla Francia (185) che però ha ancora una tappa (Dublino, IRL, metà agosto) da disputare e che ieri è giunta terza (16 penalità) dietro britannici e Irlanda (12). Un eventuale ultimo posto dell’Italia la escluderebbe dalle gare di Barcellona e la rimetterebbe fuori dalla Divisione 1 nel 2024, anno in cui il regolamento FEI dovrebbe variare.
A gareggiare (15 salti da 1,60 m su 12 ostacoli) oggi ad Hickstead sono stati i binomi azzurri Grossato Massimo con Cash du Pratel (8 penalità nel primo percorso e 12 nel secondo), Omar Bonomelli con Chippendel de la Tour (16/23), Francesco Turturiello/Quite Balou 14/12), Giampiero Garofalo/Gaspahr (0/8).
Il Frecciarossa del salto ostacoli italiano punta adesso sugli Europei di Milano a fine mese, con obiettivo la qualifica della squadra per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Dopo un deprecato ventennio di tentativi falliti, il CONI stavolta non chiuderebbe un occhio.