Roma. Nel salone d’onore del CONI premiata la storia dell’equitazione
“D’Inzeo - Piero e Raimondo, due fratelli una leggenda” è il libro, scritto dal giornalista Umberto Martuscelli, che ha vinto la sezione saggistica della 52° edizione del Concorso Letterario del CONI.
Una premiazione importante perché accende i riflettori su una tradizione della cultura italiana, su uno spaccato di storia e di vita che racconta un’era di successi e di grande sport. Il saggio di Umberto Martuscelli, infatti, potrebbe essere definito un libro di storia dedicato a tutti gli appassionati del settore equestre per scoprire e ricordare il glorioso passato della nostra nazione e dei nostri atleti.
“Leggere la storia di Piero e Raimondo d’Inzeo significa scoprire da dove proveniamo tutti noi, donne e uomini di cavalli: farlo ci consente di apprezzare l’evoluzione dello sport, la crescita del fenomeno equitazione nel mondo anche dal punto di vista strettamente tecnico, permettendoci di valutare in più giusta prospettiva ciò che noi viviamo oggi”. In questo breve estratto tratto dall’introduzione del saggio si riassume quella che è la missione di questa meravigliosa opera: conoscere e non dimenticare le origini, ricche di insegnamenti e di cultura, ingredienti fondamentali per andare avanti e non rovinare la nostra eccellente tradizione e storia equestre purtroppo sempre meno conosciuta dai nostri giovani atleti.
La storia dei fratelli d’Inzeo, e di riflesso del Salto Ostacoli italiano, entra nell’albo d’oro del Concorso Letterario del CONI che premia la migliore produzione letteraria di contenuto sportivo. “D’Inzeo - Piero e Raimondo, due fratelli una leggenda” è stato scelto come vincitore da una selezione di ben 52 saggi, una dimostrazione dell’importanza di tale opera, oltre che della capacità di Umberto Martuscelli di condensare in un libro senza perdita di dettagli, realismo e emozione una storia fenomenale.