Quel fantastico settebello di puledri del maestro Casillo
MONSUMMANO. A Monsummano, mentre la stagione di corse 2021 sfoglia gli ultimi giorni del calendario, nel centro di allenamento di Gennaro Casillo si guarda con soddisfazione ai risultati dell'annata che sta per andare in archivio. I cavalli allenati dal professionista campano ormai toscano d'adozione sono andati forte tutto l'anno e con un alto livello di competività smaltato su tutte le età, dai tre anni ai cadetti, dagli anziani ai babies, i due anni.
Se Akela Pal Ferm, con i suoi due successi di gruppo tre e due piazzamenti di prestigio in corse di gruppo 1, merita la copertina, e se l'attualità dà il giusto risalto alla bella affermazione ottenuta domenica scorsa all'Arcoveggio da Zelia CC Sm nel Memorial Vincenzo Gasparetto, nel team casilliano si guarda al futuro. E in prospettiva il book di scuderia contiene promesse da quei puledri di due anni che con il passaggio d'età calcheranno il palcoscenico in corse importanti, su tutte le classiche di quel circuito di selezione che porta al Derby.
"Siamo molto fiduciosi sui due anni", il refrain che si ascolta nel centro di training a pochi chilometri dalla pista del Sesana di Montecatini. E in effetti Gennaro Casillo, autentico maestro di puledri - ogni anno figura ai vertici della classifica dei soggetti di due anni qualificati - nella stagione 2022 potrà contare su un settebello di giovani trottatori a dir poco fantastico. Il capitano è senz'altro il facoltoso Djokovic Grif, impressionante vincitore del Criterium Maremmano volando sul tracciato di Follonica da 1.12.7 al chilometro. La genealogia è strepitosa di questo cavallo dalle giustificate ambizioni: il padre è What The Ill, leader degli stalloni americani e figlio di Muscle Hill con linea femminile classica a stelle e strisce. Allevato al Grifone, in quel Piemonte al vertice delle statistiche nella produzione di vincitori classici, questo bellissimo puledro ha per madre la Varenne One Dream Grif.
Altri alfieri nello scacchiere di Casillo sono Diabolik Nap, un interessante Ghiaccio del Nord terzo del Premio Varenne a Napoli e 7 volte sul podio nelle 8 corse disputate; Dunga, un Pascià Lest imbattuto in 2 corse con record di 1.15.4 conseguito sul selettivo tracciato fiorentino; quindi la passista Diana Jet, una baia da Majarajah, che ha vinto 4 delle 7 corse disputate con record di 1.15.5. Sulla pista romana delle Capannelle si è fatto apprezzare il varennino Daker, tre successi a fila sull'anello capitolino e con record di 1.15.2. Ha impressionato all'ultima uscita fiorentina Dragowski, un progressivo figlio di Algiers Hall che sull'anello gigliato ha voltato da 1.14.6 battendo due coetanei stimati come Donald Lp e Dream Axe. Quella che in prospettiva può venire molto avanti è Dacia Del Ronco, autrice di un debutto strepitoso a Bologna in dicembre, battendo la stimatissima Dama di Prussia. Si tratta di una puledra dalla garanzia Maharajah che in scuderia fanno molto buona, leggi da gran premio. Suggestioni da accarezzare accanto ad un caminetto e buone letture in serate invernali attendendo febbraio e marzo per vedere dopo il passaggio d'età cosa questi meravigliosi puledri possono concretizzare. Sono sogni di campioni, amici. Belli da coltivare.