Presidenza Fise, il programma di Francesco Gallo - 1
FRANCESCO GALLO, architetto vicentino, è uno dei quattro candidati alla presidenza della Federazione Italiana Sport Equestri per il quadriennio olimpico 2009-2012. Vicepresidente vicario uscente, l’arch. Gallo ci ha inviato il suo programma elettorale che volentieri pubblichiamo e che per comodità di lettura abbiamo diviso in tre lanci.
“PREMETTO che ritengo “indispensabile” che chi si accinge ad intraprendere la via
della nuova dirigenza federale per il prossimo quadriennio debba essere
profondamente convinto che l’equitazione italiana può diventare uno sport popolare
in forme diverse e adeguate ai tempi. Uno sport si può definire popolare solo quando
è consentito praticarlo a tutti, abili e disabili, avendone merito e capacità. Bisogna
rendere l’adesione dei praticanti la più vasta possibile, solo allora si potranno
abbattere radicalmente i costi, interrompendo così il perverso meccanismo che ne
permette la pratica ai livelli maggiormente qualificanti solo a chi dispone di
consistenti capacità economiche e non a coloro che lo praticano per passione e per
meriti sportivi. Solo quando l’equitazione diventerà una disciplina sportiva popolare
potranno tornare i risultati e il conseguimento di vittorie olimpiche che da anni ci
vedono lontani dal podio.
I punti più significativi che intendo promuovere, una volta raggiunto il risultato
elettorale, sono:
1 - PROMOZIONE ED INCENTIVAZIONE DELLO SPORT EQUESTRE
• Realizzazione di un programma di ampliamento della base delle Associazioni
attraverso un programma di riequilibrio e di equiparazione delle quote di
associazione ed adesione alla Fise in un contesto di benefit da riconoscere agli
associati.
• Realizzazione di un programma finalizzato ad una riduzione dei costi della pratica
equestre, soprattutto di accesso, con lo studio e la creazione di un “circuito”
professionale ed amatoriale per ogni disciplina equestre, che riesca ad integrare le
esigenze di entrambi i circuiti anche in momenti diversi.
• La promozione sempre più “spinta” di manifestazioni sul territorio con la
partecipazione di pubblico, anche di non addetti ai lavori, che possa portare ad un
sempre maggiore coinvolgimento ed interessamento del mondo esterno al nostro
sport e ad una valorizzazione mediatica di tutti gli sport equestri per garantire e
rendere possibile l’ingresso degli sponsors.
2 - TAGLIO DEI COSTI DEL SISTEMA BUROCRATICO-AMMINITRATIVO FEDERALE, SIA CENTRALE CHE PERIFERICO E MAGGIORE EFFICIENZA E VICINANZA DELLO STESSO AI CIRCOLI E AI TESSERATI
Obbligo primario: riduzione dei costi di funzionamento ed incremento delle
risorse da destinare all’attività sportiva.
• Il sistema amministrativo federale deve essere snellito con un deciso taglio dei costi
derivanti dall'eccessiva polverizzazione delle risorse economiche disponibili.
Tagliare i costi burocratici e di gestione, ricercando anche grazie all'utilizzo delle
nuove tecnologie telematiche di velocizzare e contenere le spese della normale
amministrazione, significa ridurre anche le tasse e le quote pagate dai centri affiliati e
dai tesserati, garantendo nel contempo un'assistenza più immediata, efficace e vicina
agli utenti e una maggiore distribuzione di risorse economiche alla attività sportiva.
Tale obiettivo deve necessariamente realizzarsi attraverso una stretta collaborazione
e intesa tra organi Centrali e organi Regionali, i quali devono lavorare
sinergicamente e attivamente per garantire la massima assistenza ad ogni tesserato
senza essere di reciproco intralcio e comunque nel pieno rispetto delle funzioni e
competenze di ciascun organo.
• Il bilancio federale e la relativa destinazione dei fondi dovrà assolutamente
privilegiare l’attività sportiva nel rispetto del funzionamento sia a livello centrale che
a livello regionale.
• Le risorse finanziarie federali devono essere equamente ripartite tra Centro e Regioni
in proporzione delle rispettive funzioni e competenze. I Comitati Regionali devono
essere attivamente sostenuti dalla Federazione Centrale nell'opera di continua
diffusione e incentivo del nostro sport. I Comitati Regionali devono altresì
collaborare con la Federazione Centrale per la migliore realizzazione delle
manifestazioni di interesse nazionale (Campionati, eventi internazionali di massimo
livello, Ponyadi, Giochi della Gioventù, Saggio delle Scuole, Coppe delle Nazioni,
ecc.) al fine promuovere ad ogni livello e disciplina l'attività sportiva equestre.
• Devono essere prontamente eliminati o riuniti in entità di più vaste funzioni tutti gli
organi federali, Regionali e Centrali, che non contribuiscono in maniera determinante
e approfondita alla diffusione e del nostro sport. Si devono massicciamente ridurre le
spese per enti e persone con funzioni marginali della Federazione e incentivare e
coinvolgere maggiormente quelle persone libere ed appassionate che, gratuitamente e
periodicamente, possano svolgere compiti e funzioni altrimenti comportanti costi
esorbitanti
• Sempre nell'ottica di ridurre i costi federali e avvicinare contemporaneamente una
Federazione efficiente ai Circoli e ai Tesserati, sarebbe bene ritornare a coinvolgere
maggiormente i Delegati Provinciali, dando loro compiti e funzioni ben precisi. E'
necessario, anziché creare pesanti e costosi Comitati Provinciali, far eleggere ciascun
Delegato dagli Enti Affiliati della Provincia di appartenenza. Tale delegato, in tal
modo eletto, oltre che essere l'effettiva espressione dei circoli della Provincia,
potrebbe avere periodici contatti con le Associazioni Federate, raccoglierne le
problematiche e portare all'attenzione dei Comitati Regionali esigenze locali
altrimenti inevitabilmente ignorate. Si auspica che svolgano tale incarico persone che
non ricavano la loro maggiore fonte di guadagno dallo sport equestre e siano disposte
ad operare a titolo di mero rimborso spese. Così facendo si avvicinano maggiormente
gli organi Federali Centrali e Periferici, abbattendo contemporaneamente i costi e
non gravando sui bilanci.
• Dovrà essere creato, dalla Federazione utilizzando il sistema creditizio, un Fondo di
Garanzia che consenta ai centri Affiliati di accedere a finanziamenti bancari a breve
(24/36 mesi) per momentanee esigenze di liquidità per importi da stabilirsi di anno in
anno dal Consiglio Federale (per esempio fino a 50.000,00 euro) utilizzando la
garanzia della Federazione.%%newpage%%
3 - RIDUZIONE DELLE TASSE E DELLE QUOTE ASSOCIATIVE VERSATE DAGLI ENTI AFFILIATI, AI TESSERATI E DAI QUADRI TECNICI E INCENTIVI AGLI STESSI
• L'abbattimento e la riduzione delle spese di bilancio federale, comportano una
contemporanea riduzione delle quote versate alla Federazione da circoli a
tesserati. Le risorse economiche devono essere utilizzate da Federazione Centrale
e Regionale per migliorare i servizi e incentivare la pratica sportiva.
• L'abbattimento e la riduzione delle spese di bilancio federale, comportano una
contemporanea riduzione delle quote versate alla Federazione da circoli a
tesserati. Le risorse economiche devono essere utilizzate da Federazione Centrale
e Regionale per migliorare i servizi e incentivare la pratica sportiva.
• Incentivi di carattere economico devono essere forniti agli Enti Affiliati
particolarmente attivi e meritevoli, con scuole di base efficienti e con valide
strutture. Ad esempio, si auspica la riduzione della quota di affiliazione a quei
circoli che abbiano raggiunto un numero ragguardevole di tesserati, quale premio
per l'ottimo lavoro svolto.
• Le risorse economiche così ottenute possono essere investite in migliori e più
efficienti servizi al singolo tesserato. Una migliore e più vasta copertura
assicurativa di ogni singolo patentato, una riduzione della tasse d'iscrizione a tutte
le manifestazioni, una più decisa compartecipazione alla vita e alle attività
federali sono solo alcune delle molteplici ipotesi di utilizzo di tali risorse.
• Per quanto riguarda istruttori e quadri tecnici, è oltremodo necessario investire
risorse per garantire loro una più sicura e certa assistenza legale e assicurativa
professionale, legata agli inconvenienti derivanti dalle loro attività lavorative. In
tal senso va garantita una regolare assistenza previdenziale a favore di tutti i
lavoratori autonomi del settore (tecnici, istruttori) e va auspicata la creazione di un
Ordine Professionale dei Tecnici, al quale dovranno inevitabilmente aderire le
varie associazioni oggi esistenti, esterne alla Federazione, in costante contatto e
dialogo con la Federazione stessa sulle tematiche e sulle problematiche della
categoria. Inoltre è necessario riformare il sistema di formazione degli istruttori,
consentendo che i vari corsi per istruttori e quadri tecnici siano effettuati anche
perifericamente, senza comportare lunghissime e dispendiose “trasferte
formative” (quali, ad esempio, i corsi della durata di 2 o 3 mesi) ma ricercando e
garantendo altresì una più profonda professionalità ed etica lavorativa di coloro
che partecipano a tali corsi.
Si deve, insomma, formare istruttori e quadri tecnici del più alto livello
professionale, perfettamente competenti in materia ed eticamente consci della loro
figura lavorativa.
1 - continua