''Pierino il pony'' va giù duro con la Fise
Caro Cavallo2000, mi chiamo Piero, per gli amici Pierino. Ti scrivo per una supplica, so che le tue comunicazioni sono molto lette e, anche se il destinatario della mia richiesta è un altro trovo interessante usarti, se mi vorrai ospitare, come si dice…. per allargare il giro.
In effetti ti volevo scrivere già il mese scorso, quindi oltre alla supplica mi si sono accumulate altre idee sempre per lo stesso destinatario che è l’ing. Cesare Croce, in qualità di presidente della FISE.
Ho trentaquattro anni e vivo ormai da ventidue anni in campagna, a pochi chilometri da Siena in una comunità, con altri quindici tra compagni e compagne, naturalmente siamo seguiti a vista da valenti animatori. Inutile dire che la nostra attività è di tipo equestre, educativa, ludica e per alcuni di noi anche agonistica. Io sono una specie di portavoce del nostro gruppo, un poco per via dell’età, sono il più anziano tra gli ospiti, e anche perché la vita mi ha permesso e spesso obbligato a fare molte e diverse esperienze. Ma non voglio parlare di me ma piuttosto del nostro “capo” che si chiama Gianni; lei ingegnere lo conosce perché alla parete della scuderia ci sono numerosi brevetti, diplomi e attestati dei nostri educatori e istruttori e uno di quelli, comincia con “Caro Giovanni” e finisce con la sua firma di presidente FISE. Sembrate amici e, poiché anch’io lo conosco bene, questo ci accomuna, tra l’altro siccome nessuno mi ha ancora insegnato a leggere e a scrivere e mi fido di lui, è lui che scrive sotto la mia dettatura e questo per voi è un poco come ritrovarvi.
Allora comincio.
VEDE, c’è stata per due anni una cosa poco carina nel nostro centro. La vede questa foto?
La targa della FISE, a cui siamo stati affiliati e in parecchi anche tesserati fino al 2004, è quasi tutta coperta da una specie di perizoma ….. e non è bello! In effetti si tratta di un vecchio grembiule da maniscalco fatto a pezzi da un cavallo curioso, è li dal 2005. La storia era cominciata un anno prima quando l’assemblea straordinaria della federazione a Roma modificò lo statuto introducendo di fatto il divieto alle doppie affiliazioni e ai doppi tesseramenti. Quel nuovo statuto iniziava con una affermazione che Gianni definiva falsa e arrogante. Se la ricorda?
Dice, e sono sue parole, che “In Italia la Fise è l’unica e la sola autorizzata e competente a disciplinare e coordinare l’attività equestre in tutte le sue forme agonistiche, ludiche, addestrative e formative”.
Via…!!!!!! Se lo deve ricordare perché ha poi rilasciato interviste e scritto articoli che insistono su questi principii. Gianni mi dice che fu proprio lui, era li come delegato regionale della Toscana, a proporre in assemblea una variazione a questo primo e ad altri articoli, proponendo un testo più veritiero e consono alle finalità che il CONI accorda alle federazioni. La sua mozione non fu approvata ma ottenne un terzo dei voti dell’assemblea. Tornò a casa sconcertato e si apprestò a togliere dalla parete la targa di affiliazione, fu Chiara a convincerlo che fino alla fine dell’anno saremmo stati di diritto ancora soci e tesserati, quindi per correttezza la targa doveva rimanere. E poi avevamo in corso il campionato di volteggio per cui i ragazzi e i cavalli si erano preparati da mesi. Ma veniamo alla mutanda/perizoma: proprio intorno aVerona un alto dirigente federale venne a incontrarci, per parlare con Gianni, che allora, oltre ad essere quadro tecnico FISE, era dirigente UISP.
Si ricorda UISP? Enti di promozione sportiva? Ordinamento nazionale dello sport? UISP è un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, con un milione di tesserati, è attivo nel settore equestre dal 1980. Per la UISP, il nostro capo era incaricato di trattare con la Sua Federazione sulla spinosa questione nata con quelle modifiche allo statuto.
Parlarono proprio davanti a tutti noi: “Gamberini, vogliamo trovare un accordo con la UISP, abbiamo fatto una convenzione con un ente di destra, con uno di centro, ora vogliamo fare un accordo anche con uno di sinistra!!”
“????? Mi scusi ma siamo vicini a Natale o al Carnevale??”
Fu un incontro molto breve e poco cordiale. L’accordo prevedeva che in cambio del diritto ad esistere, tutti i tesserati UISP pagassero anche l’associazione alla Fise!!! Gianni disse che andava bene a condizione che tutti i tesserati FISE venissero tesserati anche UISP………pagando.
DOPO QUELLA SERA Gianni prese quella specie di mutanda e quattro chiodi e coprì la targa dicendo: “Copriamo queste fave, con tutti i ragazzini che vengono non è bello esporre le schifezze.” È un toscanismo ma si capisce cosa voleva dire! A noi sembrò che scherzasse ma aveva l’aria seria e le mutande sono rimaste due anni.
Ora ho saputo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato , quella che chiamiamo “antitrust”, il 10 gennaio 2008 ha dato torto alla sua innovazione statutaria e ha obbligato la Federazione Italiana Sport Equestri a recuperare un poco di buon senso.
Mi fa piacere per numerosi motivi, perché fu una iniziativa ingiusta, poi perché rilancia la possibilità di avere una federazione di stile europeo meno arrogante e più collaborativa, per ultimo perché forse potremo levare quelle brutte mutande alla Federazione. Ho sentito dire da Gianni che ora gli enti di promozione potrebbero anche intentare una causa alla federazione per i danni economici e di immagine che hanno subìto. A noi è sembrato che scherzasse ma aveva l’aria seria come quando ha inchiodato le mutande.
Carissimo ingegnere, queste cose volevo dirgliele prima di presentarle la petizione che riguarda tutt’altro argomento, ma ora si è fatto tardi e i ragazzi della scuderia ci stanno distribuendo il mangime, vede io sono un pony goloso e alla mia età con i pochi denti che mi sono rimasti non posso permettermi di saltare il pasto. Sapesse quanti me ne hanno fatti fare di salti prima di arrivare qui.
La saluto con amicizia ma è un arrrrriiiiiseeeentirci.
Pierino il pony, alias Gianni Gamberini

Pierino il pony