Piazza di Siena, riflessione a mente fredda sui cavalieri italiani
Le tende del sipario di Piazza di Siena 2017 sono scese. Possiamo senza dubbio essere soddisfatti. L'accoppiata coppa/ gran premio non e' riuscita. Comunque : era il tabu' della coppa il piu' difficile da infrangere ed i nostri azzurri ce l'hanno fatta.
L'anno scorso non fu una felice edizione di coppa, amen. Il super coach Roberto Arioldi , l'anno scorso non era presente a Roma, si sta occupando in toto, da meno di un anno, da proprio prima di Dublino, delle scelte tecniche ed e' vicino ai cavalieri in campo prova, nelle visioni dei percorsi, nei consigli delle strategie da seguire e tutto procede per il meglio.
L'anno prossimo e' facile che vinciamo pure il gran premio. Quest'anno ci "accontentiamo" di un secondo e di un terzo.
Les Italiens sono tornati. Fine dei secoli bui!
Un particolare del percorso del gran premio . La distanza prima del numero 11, la tavola, non era a rime obbligate...poteva essere affrontata o in 4 o in 5 tempi. Una volta si diceva: "quella distanza e' sbagliata". Ed allora come oggi bisognava saper decidere e comunicarlo al cavallo, se affrontarla con un tempo in piu' o un tempo in meno.
Le rigidezze mentali, il rapporto mano gamba sbagliato (leggi: "manacce") hanno facilmente portato il cavaliere in gioco a commettere errore sulla tavola, perche' incapace di dare, in modo corretto ed in tempo i comandi utili per riuscire ad essere netti...E' passato Lorenzo De Luca e che la distanza fosse "sbagliata" non si e' visto. Cavallo agli ordini, collaborativo, decisioni micrometriche, strada facendo e la distanza non e' stata un problema. Caro Lorenzo, avresti fatto contento Piero D'Inzeo, sembravi un suo allievo, una sua creatura . Mentre ti guardavo ammirata sentivo nelle orecchie le sue parole: " stringere i pugni, non tirare e verso l'avanti ed alternativamente". E nel gran premio sei arrivato terzo ed hai vinto il premio Master Fratelli D'Inzeo. Ecco!
Alberto Zorzi, secondo ha toccato l'ultimo, con il miglior tempo del barrage; non poteva fare altrimenti essendo partito tra i primi. Non e' andata dritta, mannaggia, ma ricordiamoci il doppio netto in coppa. Veramente uno spettacolo il modo di montare di Alberto. Un creativo che dipinge e dipingera' quadri ( leggi: percorsi) stupendi in ogni dove e con qualsiasi cavallo.
Oh si', l'allegria e' generale, c'e' tanto bel montare in giro ed i risultati arrivano.
Gia' essere qualificati, poter partire in gran premio e' una gran bella soddisfazione, figuriamoci il farlo bene!
Tra questi Francesco Turturiello che sta montando sempre meglio ed oggi, nonostante la rottura della martingala, non ha perso la concentrazione ed ha portato a termine un bellissimo percorso con un errore solo.
Casper, montato sempre in filetto da Emanuele Gaudiano e' andato benissimo, con una sola penalita' sul tempo nel percorso base. Per un cavallone di quella mole il cambio di temperatura con un cosi' deciso rialzo e' pesantissimo da sopportare. Emanuele lo sta lavorando sempre piu' in leggerezza ed il superbo grigione e' sempre piu' soddisfatto e pacifico!
Giulia Martinengo Marquet con il suo Fine Edition sta stampando un percorso meglio dell'altro, Fine Edition gradisce molto la monta fine ed elegante di Giulia e si cimenta sempre piu' volentieri. Una penalita' sul tempo nel percorso base ed errorini dovuti ad un po' di stanchezza nel barrage. Ed e' ancora un binomio in "fieri". Sono insieme da poco. Ricordiamo che si e' classificata seconda ai campionati italiani ad Arezzo.
Ed a proposito di binomi in costruzione, con grandissime potenzialita', che mi han colpito positivamente nel gran premio, tra i nostri azzurri , finisco queste note parlando di Gianni Govoni e di Queen. E' solo un mese che sono insieme, la cavalla deve ancora sviluppare muscolatura giusta, non e' di statura eccelsa, ma che gatta! Che potenza! Gianni la sta interpretando benissimo e la cavalla dimostra di avere una gran classe ed elasticita', gradendo molto la monta corretta e raffinata di Gianni. Tornando a casa, dopo il gran premio, guidando ho pensato: "Queen ha ridicolizzato il percorso del gran premio". Nessuno sforzo, una piuma e Gianni mi ha detto all'uscita del campo, che a lei le gabbie venivano strette! ... Quelle gabbie!