Piazza di Siena, McLain Ward vince un Gran Premio con troppe cadute
Piazza di Siena. Erano un po' di anni che il Gran Premio Roma non riusciva così impegnativo. 50 partenti. La formula di gara prevede che i primi tredici classificati andranno ad un secondo giro.
Se i netti sono più di tredici entrano tutti. (non è stato il caso di questa sera).
Altrimenti entrano i primi tredici portandosi appresso, per la classifica, le penalità del primo giro entrando in campo in funzione dei tempi conseguiti.
Vince il migliore dei tredici, con la somma delle penalità delle due manches ed il tempo della seconda.
Gli italiani in questa gara sono ben quattordici e nell'ordine: Emilio Bicocchi quarto a partire con Ares; quinto Davide Sbardella con Trionphe van Schitturshof, settimo Natale Gaudiano con Almero 12; dodicesimo Paolo Paini con Ottava Meraviglia di Ca San Giorgio; tredicesima Giulia Martinengo Marquet su Courage desFeglles; quindicesima Matilde Giorgia Bianchi con il suo Lejano; diciassettesimo Gianni Govoni con Antonio; Ventesimo Filippo Moyerson su Loro Piana Canada; ventinovesimo Emanuele Gaudiano con Caspar 232; trentunesimo Lorenzo De Luca su Ensor de Litrange Lxii; quarantacinquesimo Piergiorgio Bucci su Casallo Z.
La quantità dei cavalieri italiani qualificati per questo gran premio descrive perfettamente il livello e la qualità dei nostri azzurri. Degli stranieri presenti a Piazza di Siena che dire?
Mirabiglie.
Il Gotha dell'equitazione europea ed americana è qui. Gli Statunitensi han scelto Piazza di Siena nel loro programma di avvicinamento alle olimpiadi primo perchè le olimpiadi avranno il campo in sabbia e qui c'è la sabbia e poi...per via di tutta l'ottima organizzazione che si aspettavano di trovare ed han trovato. Logistica perfetta.
Il percorso è tostissimo, la riviera è al numero quattro schiena alla porta, con a seguire il numero cinque, in dirittura in cambiamento diagonale , un dritto , composto di tre sole barriere bianche, su fosso in direzione dell'angolo verde scuro del campo.
Parecchie piantate ed addirittura cadute, nonchè errori vari da queste parti.
La doppia gabbia Loro Piana è al n' 8 ed era composta da un ingresso di largo pari, due tempi, un dritto, un tempo un largone immenso. Collocata appiccicata alla tribuna, direzione porta.
Gli ostacoli del percorso base sono tredici in tutto. Il tredici è un oxer con siepe e barriere bianche arancio , è affiancato alla porta ed è un mare. E' preceduto da una sequenza micidiale, un largo al numero undici ed una gabbia di dritti al numero dodici.
Il primo percorso netto è del bravissimo cavaliere svedese Peter Fredricson, entrato in campo con il numero 8. Il riscatto di Emilio ,con Ares non si fa attendere troppo ( non ne dubitavamo) oggi quattro penalità, sul dritto prima della doppia gabbia....Un'anticchietta di mancanza di concentrazione e programmazione da parte di Emilio, che sfociano in leggeri contrasti? Dalla tribuna, dove è facile, parlare , direi di sì.
Il secondo netto del percorso base ha la firma di Malin Baryard- Johnsson sul grigio wesfaliano di 10 anni Catwalk.
Un brutto volo per Filippo Bologni con Fix Design Chopin...entrambi ruzzolati sul largo numero 10. Nessuna grave conseguenza per i due oltre alla gran botta.
Nelle cadute sull'erba, mi faceva notare Giulia Serventi, si scivola via...qui niente,.... gravità pura, niente inerzia.
Il terzo netto, dopo una gran quantità di volar di barriere è ad opera del ventiseiesimo partente: Laura Kraut, sul grigio Holstein di nove anni Zeremonie.
Il quarto netto è ad opera di Jur Vrieling sul sell francais di 12 anni Vdl Zirocco Bleu N.O.P..
Per Emanuele Gaudiano un bel percorso con quattro penalità. Altro riscatto in corso, dopo l'opaca prestazione del secondo giro della coppa.
Un altro azzurro per le terre è stato Lorenzo de Luca, causato da dei disguidi sul dritto micidiale dopo la riviera. Pure per lui nulla di grave.
Il quinto percorso netto con un ottimo tempo è quello di Simon Delestre, trentaseiesimo a partire.
Il sesto netto è di Marco Kutcher su Van Gogh.
Il settimo è quello di McLain Ward, l'unico partente, fino a questo punto per cui il percorso sembrava una passeggiata: con cavallo perfettamente agli ordini. Lui solidissimo e compostissimo in sella.
Marcus Ehning su Cornado, lo stallone grigio, wesfaliano, partito per quarantaseiesimo, termina il bellissimo percorso con 1 penalità sul tempo.
Nel barrage partono prima le quattro penalità, con la classifica data dal tempo nel percorso base, poi Ehining, con 1 penalità, poi i netti.
Emilio Bicocchi, l'unico italiano ammesso al barrage finirà con un totale di 8 penalità e la decima posizione in classifica.
Marcus Kutcher è stato vittima di una terribile e violenta caduta nel barrage. E' rimasto per un po' sotto al cavallo, che è stato a lungo con le gambe alzate, schiena a terra e che poi, per fortuna , ha deciso di girarsi dalla parte dove non c'era Marcus.
Vittorio Orlandi ed Eleonora Ottaviani, prontamente accorsi vicino al cavaliere ci informavano che Marcus muoveva sia le mani che i piedi. Il pubblico ha accompagnato Marcus con un calorosissimo applauso quando è uscito in ambulanza.
Non facile entrare in campo a questo punto. E' toccato a Simone Delestre che ha finito con quattro penalità.
Ed ecco la classifica del gran premio:
Primo Maclain Ward con doppio netto nel tempo di 40,45
Secondo Peder Fredricson con doppio netto nel tempo di 42,05
Terzo Laura Kraut con doppio netto nel tempo di 45, 39
Quarto Marcus Ehining con 2 penalità nel tempo di 46,59
Quinto Kent Farrington co quattro penalità nel tempo di 40,78
Sesto Simon Delestre con quattro penalità nel tempo di 42,05
Settimo Malkel Van der Vleuten con quattro penalità nel tempo di 42,05
Ottavo Billy Tomey con quattro penalità ed il tempo di 43,29
Nono Jur Vrieling con 4 penalità ed il tempo di 44,61
Decimo Emilio Bicocchi con 8 penalità ed il tempo di 41,21