Piazza di Siena, l'Italia ritrova il gusto della vittoria
Dov’è la vittoria?” recita l’Inno di Mameli, finalmente l’abbiamo ritrovata: quest’anno, dopo ben 32 anni, è di nuovo l’Italia a vincere la Coppa delle Nazioni dello CSIO di Roma Piazza di Siena. Erano anni che si sperava in una vittoria, erano anni che questa veniva annunciata da Federazione e Capi Equipe, finalmente quest’anno i nostri atleti ce l’hanno fatta realmente!
È ufficiale, non è un sogno, l’Italia ricompare nell’Albo d’Oro in questo 2017. Un’emozione indescrivibile, qualcosa di veramente unico e potente, un’occasione in cui si è palesemente percepita la passione dei tantissimi spettatori accorsi a Villa Borghese, quest’anno bisogna dirlo molto più aperta e libera, per godersi una gara storica, manifestazione del più alto Salto Ostacoli internazionale.
Erano diversi giorni che si parlava di una vittoria data più certa che probabile e, nonostante fosse innegabile la grande forma della squadra italiana dimostrata in più occasioni durante questa stagione, lo scetticismo continuava a regnare sovrano, forse per scaramanzia, forse per paura di rimanere delusi, in pochi ci hanno creduto fin dall’inizio, molti solo un attimo prima della fine.
Otto nazioni in gara, in ordine: Canada, Francia, Italia, Svezia, Irlanda, Olanda, Svizzera e Spagna. Moltissimi nell’ordine di partenza i nomi importanti e prestigiosi.
Inizia la prima manche e il primo componente della squadra italiana a fare l’ingresso in campo è Piergiorgio Bucci in sella a Casallo Z. Accoglienza assolutamente calorosa, la voglia di dare carica al binomio è tanta da parte del pubblico, forse, anche un pochino spaventato dai risultati dei primi due concorrenti di Francia e Canada che hanno chiuso entrambi con ben 3 errori. In effetti il percorso disegnato da Uliano Vezzani ha dato filo da torcere a tutti gli atleti in gara. Un tracciato tecnico e complesso che ha richiesto equilibrio e misura nel dosare potenza e falcata per riuscire a portare a termine le difficili combinazioni realizzate con un parco ostacoli veramente strabiliante. Bucci lascia a bocca aperta per la facilità con la quale porta avanti quasi tutto il percorso, è proprio nella linea finale, sul largo con fosso dopo la riviera che arriva un piccolo errore che lo porta a chiudere con 4 penalità. Il sorriso torna con le performances delle due giovani promesse italiane Alberto Zorzi e Lorenzo De Luca che, dimostrando ancora una volta la caparbietà e la capacità di interpretare anche il tracciato più difficile, chiudono con due netti strabilianti. Non è stato però il 4 di Bucci a essere scartato al termine della prima manche, bensì, lo sono stati i due errori di Bruno Chimirri che portano l’Italia a chiudere con 4 penalità totali in parità con l’Olanda.
Quando tutto è pronto per la seconda parte di gara il pubblico è visibilmente eccitato e fiducioso, giustamente, dati i risultati. Una situazione però, per chi ricorda la Coppa dello scorso anno, facilmente ribaltabile. Fortunatamente la squadra di quest’anno non ha permesso a nessun’altra nazione di spodestare l’Italia dal meritatissimo vertice della classifica.
Si ricomincia con una reazione incredibile di Bucci che recupera l’errore del primo percorso con un netto bellissimo. Si replica Zorzi che non sfiora una barriera nemmeno nella seconda manche. Sfortunato il percorso di De Luca, perfetto nella prima parte, macchiato alla fine da un errore e una penalità per il superamento del tempo massimo. Tutta la responsabilità grava quindi sulle spalle di Chimirri che in realtà, anche se non ufficialmente, inizia il suo percorso con la vittoria già in tasca dopo i risultati negativi di Olanda e Svezia. Dodici le penalità nel percorso per Chimirri, risultato che passa subito in secondo piano quando un attimo dopo la ricezione dall’ultimo salto e il superamento della fotocellula la voce di Umberto Martuscelli annuncia ufficialmente la vittoria dell’Italia.
Una reazione fortissima da parte del pubblico che alzandosi in piedi ha iniziato ad applaudire e acclamare la squadra italiana con un’energia che non si percepiva veramente da tanto tempo.
A colpire profondamente il momento della premiazione dove l’orgoglio e la gioia per questa vittoria finalmente ottenuta hanno riempito tutta Villa Borghese. Il podio con i nostri ragazzi ha riempito i cuori di tutti gli italiani appassionati di questo sport. L’Inno di Mameli, i premi, i complimenti e, infine, il giro d’onore hanno commosso più di una persona. Quel che è certo è che gli azzurri da tempo stanno dimostrando di essere in ottima forma, ormai molto competitivi in ogni CSIO internazionale, stanno collezionando diversi risultati positivi. La vittoria a Piazza di Siena è sicuramente qualcosa di più già solo per il calore, l’affetto e la gioia dimostrata dal pubblico dell’Ovale. È qualcosa che tutti gli amanti dell’equitazione aspettavano con ansia e, forse, meritavano anche un po’ visto il sostegno incondizionato dato per ben 32 anni nonostante l’Italia andasse sempre più indietro nell’albo d’oro dello CSIO romano.
Grande soddisfazione che tutti sperano di provare ancora nei prossimi due giorni, magari sentendo suonare ancora l’Inno di Mameli nel Gran Premio Roma.