Piazza di Siena, anche Baglioni s'inchina ai cavalli
LA PRESENTAZIONE di Piazza di Siena (CSIO) più stringata di così non avrebbe potuto essere. La prima edizione del dopo-Croce, padre e padrone dell’equitazione italiana per una dozzina d’anni, e soprattutto la prima della nuova èra-Paul Gross si è risolta in un minuetto di ringraziamenti e di saluti, sicchè dello CSIO vero e proprio si è parlato di sfuggita e solo in separata sede.
Andrea Paul Gross non poteva non toccare il tasto dell’emozione che Piazza di Siena evoca in lui come ex cavaliere di salto ostacoli. Ha avuto parole di ringraziamento per le istituzioni e in particolare per il Comune di Roma (Alemanno ha mandato un messaggio scritto) perché ha consentito di apportare notevoli migliorie tecniche come l’installazione dei beverini (acqua diretta) nei boxes e come la copertura del campo prova. Il presidente della Fise, dopo aver affermato che la Fei attraverso il suo rappresentante John Roche ha manifestato apprezzamento per il terreno di gara, ha ringraziato il “padrone di casa” Gianni Petrucci (la conferenza stampa si è svolta nel Salone d’Onore del Coni e non al Campidoglio, come negli altri anni), il quale a sua volta ha ringraziato Paul Gross “per aver portato in Fise realismo e concretezza e soprattutto per gli ottimi risultati nella comunicazione”.
Hanno chiuso gli interventi Alessandro Maspes in rappresentanza della Infront, cui competono i rapporti con gli sponsor e quindi la parte commerciale, e Maurizio Ughi, presidente dello Snai, che ha attribuito al suo passato di “cavaliere-schiappa” il fatto che la sua potentissima Società di scommesse abbia varato una serie inedita di costose iniziative a sostegno del concorso romano (vedi file a parte).
Tutto qui. Il giornalista-moderatore, che pure è una vecchia volpe del mestiere, ha chiuso i lavori e si è poi preso in pieno la responsabilità di non aver consentito le domande dei giornalisti (ma siamo sicuri che fosse una conferenza stampa?). Del concorso romano (28-31 maggio) hanno parlato marginalmente Uberto Lupinetti, capo-équipe in carica, quando ha spiegato il meccanismo voluto dalla Fei per arrivare alla formazione delle squadre nazionali, e l’amazzone Giulia Martinengo Marquet in divisa di aviere capo (… siamo contentissimi di essere tornati tra le prime dieci Nazioni al mondo… la squadra è compatta… lavoriamo duramente, ce la mettiamo proprio tutta…)
A nessuno è venuto in mente di esprimere un giudizio sul valore delle squadre che venerdì 29 maggio affronteremo in Coppa oppure di far notare che tra i cavalieri iscritti a titolo individuale ci saranno un “certo” Rodrigo Pessoa pluri campione del mondo nonché campione olimpico e un “certo” Eric Lamaze, campione olimpionico in carica. Ancor peggio, a nessuno è sembrato opportuno ringraziare Claudio Baglioni, che per non rovinare Piazza di Siena ha spostato il suo concerto dal 22 maggio a venerdì 12 giugno. Lo facciamo noi. Grazie Claudio, la patente di “cavaliere ad honorem” ti spetta di diritto.