Piazza di Siena. Porro: "In Coppa pensando agli Europei"
"Una Coppa delle Nazioni difficile”. Marco Porro (Milano 1964) c.t. FISE del salto ostacoli azzurro, non si nascondo dietro a un dito: “Come c’è Piazza di Siena, ogni anno arrivano pure gli acciacchi di cavalli e cavalieri italiani, stavolta appesantiti da una situazione agonistica particolarmente complicata. In più la concorrenza sarà spietata con almeno 5 o 6 Nazioni da podio”. Francia (che ha vinto la Coppa nel 2022), Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Olanda, Belgio oltre alla sempre insidiosa Irlanda e per non dire della Svezia olimpionica e iridata.
“Non nascondo che uno dei nostri punti di forza sara Emanuele Gaudiano, i cui cavalli sono sempre ben preparati e a Madrid sabato scorso ha centrato un quinto posto di pregio (suo il più veloce percorso base) con Chalou, grazie al quale aveva già vinto in aprile in Francia”.
Il sauro quattordicenne dell’appuntato carabiniere materano è figlio di Chacco Blue e nipote materno di Baloubet Du Rouet. “Per la Coppa ho scelto un quintetto di binomi con quanto di più affidabile oggi offre il salto ostacoli italiano, tenendo presente che partecipare in questa gara a Villa Borghese richiede pure una buona dose di esperienza”.
Comunque a Piazza di Siena 2023 saranno in campo, nei vari premi, tutti i cavalieri e l’amazzone che hanno vinto per l’Italia le indimenticabili Coppe della Nazioni 2017 e 2018, come ha sottolineato il presidente federale Marco Di Paola nella presentazione dell’evento romano
“Per gli azzurri questa Coppa sarà pure - e questo aspetto è forse il più importante - una preparazione alla stagione agonistica 2023 che vede l’Italia di nuovo in Prima Divisione e con l'importante obiettivo degli Europei a Milano, qualificanti per Parigi 2024” ha confermato Porro, che è al suo secondo anno di guida del settore dopo aver fatto da valida spalla al precedente c.t. Duccio Bartalucci, ora impegnato in Colombia.
Obiettivo da sempre dichiarato di Marco è l’inserimento in squadra di giovani cavalieri e amazzoni: “Ai quali cercherò di unire anche cavalli allevati in Italia. Non possiamo certo competere con le grandi produzioni nord europee di Germania, Olanda e Belgio ma il nostro allevamento è in crescita anche come vendite all’estero e se vogliamo risalire la china bisogna puntare pure su questo comparto”.
Si dice che l'erba del vicino è sempre più verde, certo è che quello scintillante di Piazza di Siena è una colore fondamentale della Bandiera Italiana.