Orlandi: Vi racconto perché ho ritirato Breezer
VITTORIO ORLANDI integra la sua lettera (vedi notizia sopra) con la ricostruzione, minuto per minuto, di quanto accaduto agli Europei jrds di salto ostacoli:
"Il cavallo Breezer ha un carattere particolare. Sa quello che vuole ed è molto sicuro delle sue capacità. Prende sempre la decisione di saltare quello che si trova innanzi senza mai un’esitazione.
Dopo i miei cavalli del passato (Fullmer Feather Duster, Fiorello II e Gandini Lianos) è certamente il miglior cavallo che ho avuto.
L’ho dedicato ai ragazzi Filippo Codecasa e Matias Alvaro per permettere loro, sotto la mia guida tecnica, di gareggiare al alto livello nelle loro categorie.
Siamo al terzo giorno di gare al Campionato Europeo per giovani in Spagna. Faccio portare a piedi, dato i ramponi e la strada asfaltata, in campo prova Breezer. Inizia il lavoro in piano senza destare problemi, salvo un po’ di sudorazione anomala per lui, dopo di che, il Sig. Bormioli ed io, iniziamo a farlo saltare, come al solito, su piccoli salti.
Nessun problema, il cavallo salta bene come al solito.
Al primo largo di una certa importanza Matias gli fa fare in zona battuta un alt abbastanza energico. Dopo qualche altro salto ripete un altro alt ed io gli grido (con la poca voce che ho) di non farlo più e di non levare la voglia di saltare a Breezer. Purtroppo Matias poco dopo ripete il terzo alt e lì mi sono molto inquietato. Al che faccio fare l’ultimo salto prima di entrare in gara ed il cavallo lo esegue correttamente.
Il Sig. Bormioli mi chiede di far ripetere il verticale alzandolo. Io ripetutamente mi oppongo ma poi mi attengo al volere del Tecnico Capo Equipe Federale che peraltro costruisce un verticale sì più alto ma con un piede che facilita.
Il cavallo inaspettatamente e per la prima volta in vita sua si pianta travolgendo l’ostacolo. Al che abbasso l’ostacolo ed invito Matias a tornare. Stessa scena, il cavallo si pianta dopo di che va nell’angolo del campo prova e si difende alzandosi in piedi, come se dicesse “che cosa mi state facendo?”.
Si cerca di farlo risaltare su un ostacolo (verticale) ulteriormente abbassato ma il cavallo si pianta ancora distruggendolo e fugge verso il lato opposto del campo. Prova ancora in atteggiamento di difesa. A questo punto il Sig. Campagnaro dà a Matias una frustino e lo invita a frustarlo. Il tutto in un clima di massima concitazione e tragedia perché il cavallo doveva entrare in campo per fare la gara. Al che Matias, frustando Breezer (mai usata la frusta con lui e mai neanche avuta in mano durante i percorsi) riesce a fargli saltare malamente un verticale di 50 cm.
Il binomio con questa preparazione terrificante, sudato fradicio, entra in campo ed inizia la gara. La mia convinzione è che abbiamo tradito la fiducia di Breezer verso l’uomo! Dramma per il rispetto dell’animale!!!
Breezer ancora una volta dimostra il grande cuore e titubante inizia il suo secondo percorso di Coppa ben montato da Matias che lo incita con gambe e frusta.
Arriva agli ultimi due salti, una triplice ed un oxer e lì, lontano dal salto, fa un’importante difesa. Matias lo frusta duramente ed il cavallo salta la triplice ma eccitato – purtroppo - travolge l’oxer finale! Otto penalità.
Le otto penalità relegano Breezer al decimo posto ex – aequo insieme ad altri undici concorrenti quindi tra il decimo ed il 21° posto.
L’offesa ad un cavallo così generoso è stata pesantissima e gravissima. Abbiamo tradito la sua smisurata fiducia nell’uomo!
Il fatto gravissimo si è verificato in campo prova e salvo il Sig. Campagnaro, Gianluca Bormioli, Hector Alvaro ed il sottoscritto, i firmatari non mi risulta fossero presenti!
Non ho provato né irritazione né delusione ma un dolore profondissimo per aver tradito un cavallo che tanto ci ha dato chiedendo sempre in cambio uno zuccherino o due carezze!
Due ore mi sono servite per riprendermi. Ed ho riflettuto sul proseguire il Campionato o meno e mi sono convinto che, se Breezer fosse rientrato in campo per la finale e Matias giustamente avesse dovuto riprendere la bocca del cavallo davanti ad alcuni salti, rischiava di ripetere le piantate e di conseguenza l’eliminazione. Per cosa?
Per ottenere un piazzamento (se le cose andavano al meglio, ma molto improbabili!) ad di fuori delle medaglie.
La mia richiesta di non partecipare alla finale è stata dettata dal proteggere Matias e Breezer (ottimo binomio in tantissime occasioni internazionali) dal perdere la grande reputazione acquisita con fatica nel tempo.
Avrò sbagliato, non lo so, ma so che ho rispettato un cavallo generoso e ho protetto un valente giovane professionista che tanto avrà da fare nella sua carriera futura che ricomincia da domani.
Sarà compito della Federazione giudicare il mio operato".