No alla chiusura dall'ippica Siciliana
LE CATEGORIE ippiche che operano presso gli ippodromi di Siracusa e Palermo continueranno lo stato di agitazione con azioni di protesta per manifestare e rendere visibile le problematiche e i disagi che attanagliano il settore. Si ritengono indispensabili e improcrastinabili alcuni interventi del comparto quali l’immediato pagamento dei premi e dei corrispettivi del primo acconto relativo all’anno 2012, il pagamento nei termini di legge, entro 60giorni, dei premi e dei corrispettivi dell’anno 2013 e la modifica del decreto interministeriale, emanato il 31 gennaio, ai sensi della Legge del 7 Agosto del 2012 n° 135 in corso di pubblicazione, ritenuto inaccettabile nei punti in cui procrastina il pagamento a saldo delle spettanze del 2012 negli anni 2014 e 2015 decurtando il montepremi di detti anni. Le categorie dichiarano di non condividere il blocco totale delle attività ippiche. Tale forma di protesta è ritenuta controproducente e gravemente lesiva per la sopravvivenza dell’intera filiera ippica. Il blocco delle competizioni produrrebbe conseguenze disastrose per il proseguo delle attività e per il perdurare di una grande passione che ruota intorno al mondo del “cavallo”. Per tali motivazioni le categorie ippiche operanti nei due ippodromi di Siracusa e Palermo continueranno a promuovere il settore attraverso l’unico spettacolo ippico: le corse dei cavalli.