Nessun Arco di Trionfo per Baaeed
Per gentile concessione di Trotto e Turf, continua su cavallo2000, il racconto dei grandi personaggi (uomini e cavalli) del galoppo tratteggiato dalla penna di Mario Berardelli, il nostro punto di riferimento per il turf declinato a cultura e tradizione.
Che peccato ! Ovviamente parlando solo da appassionati che vorrebbero sempre tutto e anche di più, senza chiaramente fare valutazione solo tecniche ma invece squisitamente sentimentali. Avevamo già l’acquolina in bocca pregustando Baaeed in campo nell’Arco di Trionfo che, dal punto di vista di insaziabili romantici, sarebbe diventata la corsa del decennio almeno. Solo William Haggas e la Proprietà Shadwell avevano non solo il diritto ma la piena conoscenza e consapevolezza di ogni dettaglio ( è Haggas che vede e giudica lavori e comprende attitudine) per prendere la decisone , giusta a priori, circa la partecipazione del rampollo di Sea The Stars alla madre di tutte corse di autentica selezione .
Che L’Arco sia tale non è una nostra opinione ma si evince chiaramente dalle classifiche dei rating delle pattern che vede da anni al primo o al massimo talvolta al secondo posto per valore complessivo la prova di Longchamp. Come a tutti noto, Baaeed farà tappa , pare, nelle Champion ora ad Ascot da qualche stagione e certamente non correrà a Parigi. Cosi è deciso e vale come sentenza passata in giudicato, del resto anche sir Henry Cecil prese la stessa decisione dopo York nei confronti di Frankel, niente Parigi ma Champion. Il retroterra genealogico del fuoriclasse del Principe dei nostri cuori ippici era comunque tale da far si che i suoi prodotti hanno poi potuto spaziare bene fino alla soglia ( e oltre) della distanza classica .
Facciamo lo stesso cenacolo tra di noi, ideale ovviamente, e proviamo ad imbastire una discussione accademica . Di quelle che tante volte , magari a tavola, abbiamo messo in piedi con gli amici di sempre per appagare la nostra comune enorme passione . Possono sembrare anche discorsi inutili in tempi in cui le priorità , purtroppo, sono ben altre e incombenti e da un paio di lustri abbondanti nel nostro Turf, tuttavia , noi ne siamo convinti, è solo ragionando, analizzando, disquisendo tecnicamente e ovviamente sbagliando, che si contribuisce a rafforzare, puntellare quel retroterra di cultura che non è soltanto la forza del nostro mondo ma è indispensabile per conferirgli dignità intellettuale.
Ecco l’argomento del giorno : Baaeed, meraviglioso immenso campione avrebbe potuto correre a Parigi sui 2400 vincendo? La discussione è accademica perché, ci mancherebbe, ribadiamo che solo Haggas e la proprietà hanno potuto stabilire in che modo e con reale cognizione di causa Baaeed concluderà la sua vicenda agonistica. Baaeed ha già vinto in carriera ( 10 corse, 10 vittorie a tre e quattro anni) la somma di 2.622.282 sterline. Impostiamo dunque la nostra discussione intorno al caminetto ideale. Prima domanda : secondo voi Baaeed avrebbe potuto tenere fino alla soglia dei 2400 e in un contesto di almeno 15 o oltre partenti e su una pista come quella di Lonchchamp ? Seconda domanda : quale vi sembra la scelta migliore tra i 2000 delle Champion e i 2400 di Parigi soprattutto avendo come metaragionamento quello di capire cosa può aggiungere maggior valore complessivo alla sua carriera in relazione anche al rischio corsa?
Apriamo il dibattito per il gusto unico di disquisire ma supportiamolo con qualche dato e magari anche ragionamento. Il pedigree di Baaeed è assolutamente classico ma da solo non può bastare poiché ogni cavallo ha una sua specificità che può essere differente da quella di un fratello. Può prendere attitudine da un avo diverso e quindi avere una soglia differente quanto a distanza, può avere un modo di correre che può favorire attitudine a percorsi brevi o magari lunghi, può avere una morfologia o magari anche difetti tali da limitarne la forbice attitudinale. Pensate a quei cavalli che non riescono a fare la curva, ad esempio.
E’ esattamente ciò che , probabilmente , Haggas e solo lui ha potuto valutare la mattina nei trial cui chiaramente ha sottoposto il suo Campione per scoprirne i limiti attitudinali. Non gli mancano certo i mezzi e i cavalli per organizzare il test . Anche lui, volendo, ha i suoi Ursone e Bistolfi da far partire ad un miglio dal palo. Forse anche il Maestro Sir Henry Cecil , ancorchè purtroppo molto debilitato dal male, avrà verificato a suo tempo lo stesso per Frankel e optò per le Champion come ultima sortita, ricorderete la dimostrazione di immensa classe nel respingere il rude Cirrus des Aigles ( rimase poi al prato un anno prima di riprendersi) e fu l’unica volta in cui tutti soffrimmo.
A noi non resta che esaminare il pedigree poiché quel quid in più che mostra la vera attitudine di Baaeed lo ha potuto comprendere solo il sesto senso ( copyright Lorenzo Brogi) di Haggas. Baaeed è pieno fratello di Hukum che è un laureato di Coronation Cup sui 2400 e di Geoffry Freer st sui 2650. Basterebbe questa notazione per farci affermare , accademicamente, che i 2400 non sarebbero stati un problema ( sulla carta) ma la Storia del Turf ci insegna che tantissimi fratelli pieni sono stati molto differenti tra di loro. Il padre Sea The Star , oltre ad essere eccezionale, tranquillizza in tema di distanza e vi offenderemmo entrando nel dettaglio. Potrebbero essere elemento preoccupante il primo e il terzo nonno materno vale a dire Kingmambo e Arazi.
Preoccupanti quanto a distanza, non certo per qualità e classe , sia chiaro. Avesse preso tutto da loro , sarebbe stato un problema. Non sembra tuttavia, a ben riesaminare l’assunto pazzesco di York , che forse è stato superiore solo per impressione superficiale a quello di Frankel, nel quale ha superato l’esame 2080 alitando in mano e di canter su un campione come Mishriff ( conforta anche la linea delle Irish Champion), non uno qualunque e demolendolo con l’allungo finale.
Se ci basiamo su quella impressione, appunto impressione, i 2400 sarebbero stati uno scherzo. Chissà, non avremo mai controprova. Baaeed è tre per quattro e per cinque su Mr Prospector iniezione di pazzesca qualità ma lo è anche 4 per 4 su Northern Dancer , per quel che possono valere i doppi ritorni e il tutto ci porta sempre alla magia di Nearco. Ci tranquillizza anche la sezione materna La seconda madre Lahudood è seconda di Royallieu sui 2500 ma anche di Malleret e Psychè ed in America ha vinto il Flower Bowl sui 2000 e la Breeders turf mare sui 2200. Messa bene anche la terza che è Bashayer , seconda di Cheshire Oaks sui 2300. Con la quarta entriamo direttamente in paradiso senza passare dal via : Height of Fashion a bersaglio nelle Prince of Wales, nel Fillies Mile e nelle May Hill , figlia di Bustino che sarebbe potuto arrivare oltre i 3000 volendo ma soprattutto, cosi ogni discorso si chiude in termini di regalità, madre di Nashwan, Nayef e Unfuwain. Il top come la quinta madre che noi abbiamo visto vincere le 1000 Ghinee sconfiggendo la nostra scelta Poligamy. Highclere la allenava Hern e Poligamy Murless, non aggiungiamo altro. Vinse anche il Diane e fu seconda di King George .
Che dire a questo punto e forti di una conoscenza maggiore del retroterra genealogico ? A naso le possibilità di tenuta alla distanza sembrano almeno dell’80% ma vatti a fidare al buio…. Adesso proviamo a rispondere alla seconda domanda : a nostro avviso è assolutamente indubitabile che per un cavallo che ha dominato tutto sul miglio intergenerazionale, che ha spaziato sui 2080 in corsa di altissima selezione come quella di York, vincere anche sui 2400 e soprattutto l’Arco di Trionfo sarebbe stato straordinario valore aggiunto che lo avrebbe accreditato come gigantesco nella Storia del Turf. E’ vero che oggi la selezione si concentra tra il miglio e i 2000 ( ne siamo da sempre paladini) ma ci sono alcune corse sui 2400 ( Arco e King George ad esempio) che rappresentano in termini di rating complessivo ancora oggi i valori più alti. La classifica del 2021 colloca al primo posto per rating del primi quattro sul palo proprio l’Arco ( lo è praticamente quasi ogni anno) e la rilanciata King George nella top five. E’ chiaro che andare in razza come vincitore da 1600 a 2400 e di quelle corse sarebbe stato il massimo. Di contro c’è da considerare che però , ove fosse stato sconfitto, e bisogna vedere in che modo, la macchia avrebbe potuto essere addirittura indelebile.
Ora restano da vincere le Champion , ultima fatica da iper favorito e , casomai dovesse essere sconfitto, effettivamente non sarebbe una “ diminutio” gravissima avendo dimostrato il suo valore. Chiaro che vincere sarà , come per Frankel, molto ma molto meglio, è ovvio. Per chiudere il cenacolo un piccolo rammento della carriera. Non ha corso a due anni ma solo a tre e a quattro e forse questo è un piccolissimo vulnus. Dieci corse e altrettante vittorie, quindi attenti che come per Nearco, per Ribot e per Frankel c’è una imbattibilità da difendere. E’ partito tardi, il sette giugno dei tre anni quando i coetanei lottavano ad Epsom , lui vinceva la maiden a Leicester sul miglio, distanza dove ha sempre corso tranne che a York. Replica a Newmarket in condizionata il 19 giugno, crescita in luglio nella corsa di sir Henry Cecil ( un segno del destino ?) , listed, finalmente il gruppo tre sul miglio di Goodwood, le Thoroughbred st. Salto in alto immediato con il Moulin de Longchamp e le Queen Elisabeth cosi tutti ci siamo accorti di lui. Questa stagione lo ha visto in pista , ormai solo gruppi uno , nelle Lockinge, poi nelle Queen Anne , nelle Sussex ed infine a York, primo cambio di distanza fino a 2080. Il RPR dice 138 , lo OR invece 135. Attenti bene : Palace Pier nelle Queen Elisabeth lo ha costretto alla incollatura, la sua massima affermazione dice 7 lunghezze e mezzo, quanto a partenti ha corso in campo da 10 e 14 ma erano le sue prime due corse, poi un nove e un dieci e sempre sei o sette.
Un campo numeroso può essere una insidia ? A Parigi sarebbero stati tanti, più di 15, ad Ascot non ci sembra che possano osare in più di cinque o sei. La pista di Ascot la conosce sia pure sul miglio, Longchamp sarebbe stata una novità e ne abbiamo visti non pochi non fare in tempo a recuperare, molti altri invece si. Nelle ultime otto corse , quelle che contano, il nostro Campione ha avuto sempre in sella Jim Crowley che dal 18 al 22 ha vinto 488 volte con uno strike del 19%. Che fare ? La scelta è stata fatta e la decisione presa da chi ne aveva diritto e valenza colta per farlo. Sappiamo bene che il cuore di ognuno di noi avrebbe voluto Parigi tuttavia riflettendo bene forse la scelta conservativa è stata la più intelligente ed anche logica.
Ultimo quesito prima di sciogliere la compagnia dinanzi al caminetto : a differenza di Frankel , Baaeed non ci ha fatto vivere la emozione dei due anni e soprattutto quella della primavera classica a tre anni, come se sia mancato un quid di appeal per la nostra fantasia e magari anche cuore, non pensate che forse solo l’Arco di Trionfo avrebbe potuto colmare questo pseudo vuoto sentimentale ? Ormai è andata , vedrete che i suoi figli saranno straordinari come lo è stato lui. Ha tutto per essere un grande stallone