Napoli Lotteria: un fascino unico
NAPOLI. Il sorteggio di mercoledì mattina ha svelato la 74a edizione del Gran Premio Lotteria di Agnano con le teste di serie della kermesse partenopea così sistemate: nella prima batteria Vivid Wise As scatterà da tre, lnel secondo heat c'è il 5 di schieramento per Capital Mail, infine, nella terza eliminatoria un buon 2 per Bleff Dipa e un non semplicissimo numero 8 per il detentore del titolo Vernissage Grif.
L'appuntamento è per lunedì 1 maggio all'ippodromo di Agnano con il ritorno del Lotteria alla sua collocazione tradizionale dopo alcune edizioni disputate in ottobre.
Sarà grande ippica in una città che vive un momento straordinario, con i turisti che non prendono soltanto il traghetto per Capri o Ischia ma scoprono il centro storico dell'antica Partenope, la meraviglia del Cristo velato, il Duomo, poi incuriositi da una città in festa per lo scudetto imminente degli azzurri di Spalletti, si spingono nei Quartieri Spagnoli, rigenerati da illuminate scelte dell'amministrazione cittadina, dove splende il murales dedicato a Maradona e campeggiano i ritratti dei giocatori che stanno portando a Napoli il terzo scudetto.Questo è lo scenario di una città dal fascino unico, con il mare, la musica: le note di Pino Daniele che spesso echeggiano da una finestra e si riverberano in suoni, testi ed immagini che si riversano sulla strada, in un quadro effervescente, quello che aveva colto la penna sapiente di Goethe nel suo viaggio in Italia che aveva fatto tappa nella città del Vesuvio.
Il Libro del Lotteria racconta di sfide indimenticabili, grandi cavalli, guidatori sopraffini, rivalità, vittorie entusiasmanti e sconfitte brucianti. Gli anni di Birbone e di Tornese, Vivaldo e il Pilota in sediolo, poi le grandi femmine, quelle di Jan Fromming (Elma e Eileen Eden) a metà anni Sessanta e i periodi delle Regine d'oltralpe che miravano la grande corsa di Napoli: Gelinotte nel 1956, quindi Roquepine undici anni dopo per alzare l'asticella con il triplo di Une de Mai, raccontata dalle telecronache Rai di Alberto Giubilo in tre edizioni indimenticabili, dal '69 al '71.
Periodi complicati per i nostri indigeni, tanto che anche avendo una batteria loro riservata poi nell'atto conclusivo, la finale, era sempre dura centrare il primo piano. Dal 1963 al 1973 gli italiani non salgono mai sul più alto gradino del podio della conca flegrea poi succede una magia: Gerhard Kruger, un maestro di cavalli prepara da lontano un puledro che si chiama Top Hanover. Continua a migliorare e a quattro anni sboccia con la primavera. E' il 1974 e dopo dodici anni un indigeno torna a trionfare ad Agnano. Sarà uno sprazzo quel successo italiano perché a Napoli è l'epoca degli americani importati da scuderie italiane, ecco Lighting Larry (con Edy Gubellini), Wayne Eden (Fontanesi) e The Last Hurrah (ancora con Vivaldo che quando arrivava sotto il Vesuvio veniva festeggiato come un Re, tanto era la stima per il professionista toscano della stampa specializzata e di quella locale).
Tra il 1983 e il 1985 il Lotteria vive la fase degli scandinavi con i successi del finnico Keystone Patriot e degli svedesi The Onion e Evita Brolin. Il 1991 è l'anno di una campionessa assoluta, la recorder di somme vinte Peace Corps.
Gli anni duemila nel nome del più grande di tutti, sua Maestà Varenne, le ultime edizioni che hanno regalato le gemme di edizioni appassionanti e di alto livello qualitativo, Face Time Bourbon e il biondo Vernissage Grif.
Il Lotteria è una grande corsa di cavalli con tutto il suo valore tecnico, agonistico ed emozionale che rappresenta qualcosa di speciale nel sistema ippico italiano e con una fama che va oltre i confini.
Il Primo Maggio ci farà battere ancora il cuore in questa città che con il suo golfo è un abbraccio per tutto: per la musica, per i sentimenti, per un 'Sogno all'Improvviso', uno scudetto, un cavallo che criniera al vento porta su un ticket anche il tuo sogno, la voglia di essere così speciale. Come Napoli, come il Lotteria.