Najma e Smery, storia di un'amicizia
Cavaliere giovane … cavallo anziano! Cavaliere anziano … cavallo giovane!
Questa è una “legge” fondamentale per chi inizia ad andare a cavallo… purtroppo non nel mio caso, con Smery, una purosangue inglese non è stato così! Quando mi era stata venduta, lei aveva 4 anni e io ero ancora molto inesperta e incosciente!
Magari ci sono alcune eccezioni, ma in generale il purosangue inglese è un cavallo molto sensibile, emotivo e nevrile. Smery aveva tutte queste caratteristiche ed era anche molto ribelle e spesso mi sono ritrovata in alcune situazione di grande difficoltà e di pericolo sia per me che per lei.
Questo suo modo di essere era anche dovuto al fatto che era stata sottoposta ad una gestione “tradizionale” nella quale fin da puledra, era stata chiusa per giorni in un box. A vederla dall’esterno sembrava molto tranquilla, ma appena usciva per lavorare in campo, diventava molto nervosa. Aveva bisogno di scaricare l’energia accumulata (stando ferma in box) in galoppi e sgroppate per lunghi minuti. Smery era imprevedibile, spesso in lei dominava l’emisfero destro del cervello (quello istintivo, che la portava a reagire come una preda) e bastava poco per spaventarla: una folata di vento o un cane che correva nelle vicinanze.
Non credo che Smery sia entrata nella mia vita per caso, ma per aiutarmi a guarire dai vecchi traumi vissuti da bambina. Ovviamente questo l’ho scoperto molto più avanti quando ho intrapreso un percorso di gestione e di equitazione naturale con il metodo Parelli e grazie anche ad un mio lavoro interiore di meditazione che pratico ormai da tanti anni.
Quando ero bambina, e ho iniziato un corso di equitazione (monta inglese) in un maneggio a Ginevra, non mi erano state trasmesse le basi per una corretta relazione da terra con il cavallo. Quello che mi veniva detto era: attenta non passare dietro che il cavallo può scalciare, attenta il cavallo potrebbe mordere!!! Il mio avvicinarmi ai cavalli, che non conoscevo, finiva con l’essere sempre dominato da una certa diffidenza. Ho visto gente cadere e sono caduta anche io. E’ così che si infrange il sogno di tante persone! Se come dicono alcune statistiche, ancora oggi, su dieci persone che iniziano a prendere lezioni, otto smettono, dobbiamo chiederci se c’è qualcosa che non funziona, qualcosa da rivedere, delle riflessioni da fare.
La passione a volte vince sulla paura! Così quando mi sono trasferita in Italia nel 2001 all’età di 35 anni, ho voluto riavvicinarmi al mondo del cavallo prendendo di nuovo delle lezioni… ma le cose non erano cambiate! Forse era il mio destino montare spesso cavalli giovani, Cavalli “difficili” che facevo fatica a gestire anche se sentivo un ondata di emozioni salire in tutto il mio corpo. Credo che non tutti gli istruttori e i centri siano così… almeno lo spero!!! Ma una cosa che ho continuato a vedere, sono cavalli chiusi per interi giorni nei box, senza mai essere a contatto con i loro simili, che si sdraiano di notte sulle loro feci, che respirano odore di ammoniaca dovuto alle loro urine, cavalli stressati che sbattono i piedi contro la parete, altri che provano a mordere quando la gente passa, cavalli nervosi con il ballo dell’orso e ticchio d’appoggio… e poi tanti altri, come Smery, con gli occhi tristi, senza vita… cavalli condizionati a vivere una vita dettata dall’uomo a volte molto triste… ma che diventa “normale”.
Credo che molti problemi di salute di tanti cavalli siano causati dalle eccessiva permanenza in box.
Ci sarebbe da rivoluzionare il mondo del cavallo, e qua e là qualcosa si è cominciato a farei con varie scuole di equitazione naturale.
Grazie all’equitazione naturale ( che ho intrapreso nell’estate 2009), ho potuto cambiare e trasformare la mia relazione con Smery. Sentivo che era la strada giusta per me e per la cavalla. Certo, all’inizio non è stato sempre facile, abbiamo dovuto attraversare tante prove, ma con molta umiltà, pazienza, fiducia e con i nostri ritmi, i risultati piano piano sono arrivati. Lei è stata la fonte della mia guarigione. I cavalli possono aiutare l’essere umano a crescere nell’amore e forse sono anche qui per questo… per far evolvere l’uomo. Da loro riceviamo tanti insegnamenti.
Questa nuova dimensione della relazione con il cavallo è stata una rinascita per entrambe e con gli anni il nostro rapporto è diventato sempre più profondo. Ho riconosciuto in Smery una cavalla Maestra. Per questo ho voluto scrivere un libro intitolato “Dall’Oscurità alla Luce” (si può ordinarlo sulla mia pagina facebook con un messaggio in privato o su Amazon) per raccontare tutto il nostro percorso. Questo libro è anche un messaggio di consapevolezza rivolto al mondo del cavallo e soprattutto un invito alle persone che hanno subito dei traumi a capire che si può vivere il cavallo in una modalità diversa, più naturale.
Sono cinque anni che pratico la monta naturale e sento sempre meno bisogno di montare in sella o a pelo. Mi piace lasciare Smery libera dal mio peso (anche dai bisogni del mio ego) affinchè possa vivere la sua vita libera e felice con i suoi amici in un pascolo di circa dieci ettari di terra. Il percorso di crescita individuale mi aiuta ad andare sempre di più nella direzione “non del fare… ma dell’essere”! Quando vado a trovare Smery non so mai cosa farò e spesso rimango vicino a lei, seduta nel fieno solo per osservarla e ascoltare il suo respiro. E’ come una meditazione, dove senti un grande silenzio, la mente si distacca dai pensieri e vivi una grande pace interiore.
Ogni tanto, quando l’invito a venire nel campo, si sdraia e resta come abbandonata per più di mezzora. Io non l’ho addestrata per farlo e non è stata una puledra cresciuta con me … ma lo fa naturalmente e in totale fiducia nei miei confronti. Quando lei mi offre questi momenti magici, non posso chiedergli niente di più… posso solo vivere intensamente questo momento qui e ora con tante emozioni e gioia.
Ho capito che bisogna pensare da “cavallo” e non da umano. Nel senso che noi abbiamo tante preoccupazioni riguardo alla gestione naturale, ma il cavallo, se lasciato nel suo ambiente nel modo più naturale possibile,( ovviamente con tutto ciò di cui necessità), sa come sopravvivere. Tutto questo richiede da parte nostra molta forza interiore per superare le nostre paure e la meditazione può essere di grande aiuto. Bisogna anche essere consapevoli che quando si rimette un cavallo in libertà, (dopo che è stato per anni chiusi in box) occorre molto tempo per farlo ambientare. Magari all’inizio perderà peso, rimarrà anche fermo giornate intere in un box (o sotto una tettoia) per sentirsi al sicuro. Per Smery è stato così… per tre mesi, malgrado avesse a disposizione un grande pascolo, rimaneva sempre nel box, che probabilmente le forniva una sorta di falsa sicurezza. Era dimagrita tanto e il primo anno in primavera, aveva avuto anche una forte depigmentazione del pelo… aveva solo bisogno dei suoi tempi per ritornare a essere cavalla.
Lei è stata il mio specchio (e lo è ancora oggi) perché mi ha fatto prendere consapevolezza delle mie eccessive preoccupazioni. Durante tutto questo percorso di transizione è seguita da una persona esperta da più di venti anni di gestione dei cavalli al pascolo. E’ stata anche sferrata e accompagnata in questo percorso durato due anni da un professionista del barefoot (nulla da vedere con il maniscalco) che l’ha aiutata a guarire da infiammazioni. I suoi piedi hanno ripreso vita, e lei ha iniziato a diventare molto più sensibile soprattutto agli anteriori.
Non è mai più stata tosata e per me è meraviglioso vederla oggi attraversare le stagioni più fredde senza nessun problema (al contrario di quando era tosata con 2 coperte e prendeva comunque tosse e raffreddore). Il suo sistema immunitario si è rafforzato e ha ripreso peso. Spesso si rilassa anche sotto la pioggia. Non si vedono più le costole (anche se il purosangue brucia molto) e i piedi si sono rafforzati. I cavalli si muovono tutto la notte alla ricerca di cibo, erba, radici, frutti e tanto altro… vanno a cercare quello di cui hanno bisogno. Poi all’alba, Smery con i suoi amici ritornano vicino alla selleria per riposarsi e mangiare ancora un po’ di fieno (sempre a volontà).
Da quando ho iniziato il percorso naturale, ho smesso anche di vaccinarla… intervengo solo se si fa una ferita profonda, con il vaccino anti-tetanico. Ma seguendo la medicina naturale cerco di eliminare al massimo il rischio di intossicarla con i farmaci e di indebolirne il sistema immunitario. Ovviamente se il cavallo è anziano sicuramente bisogna essere più attenti e i vari vaccini vanno fatti!
Passare dal box al pascolo, la ha aiutata a essere più rilassata sia nel campo dove posso montare a pelo senza nessuna imboccatura sia da sole in passeggiata, dove per sicurezza uso sempre con una capezza. Grazie all’equitazione naturale siamo cresciute entrambe e fra di noi c’è tanta complicità e soprattutto tanta collaborazione da parte sua. Tutto questo è anche frutto di tanto lavoro naturale, sia da terra che in sella.
Quando vivi tutti tuoi sogni, quando il tuo cavallo ti offre più di quello che ti aspettavi… io lo chiamo: Magia e Verità! Ho voluto fare della mia esperienza un esempio per stimolare un forte cambiamento per le persone e per i cavalli… tutto è possibile quando il linguaggio arriva dal cuore, dalla nostra origine: L’Amore!