Maxi-furto nella scuderia inglese di Vittoria Panizzon
A fine mese Vittoria Panizzon si trasferirà in una nuova scuderia, lasciando quella di proprietà di Lord Leigh, situata nel nord dell’Inghilterra, presso la quale l’amazzone italiana faceva base ormai dal 2010. Questo rende ancora più amara la sorpresa che le groom di Vittoria hanno avuto quando, al mattino del 9 Giugno 2014, sono andate in scuderia per iniziare le normali attività della giornata: la porta della selleria scardinata e tutto ciò che potesse avere un minimo valore, rubato. Tutta l’attrezzatura sportiva e tecnica accumulata in anni di sport e di attività, sparita, probabilmente per sempre. La lista delle selle e dei finimenti e degli accessori rubati è davvero lunga, tra le varie cose anche 6 selle Pariani, compresa quella che Vittoria usava per montare Borough Pennyz e i suoi migliori cavalli.
‘Mi dispiace tanto il pensiero di partire su gare grosse senza questa sella, perché mi dava un feeling di connessione con il cavallo e un equilibrio ottimale, elementi essenziali per il rendimento e il progresso dei cavalli’ – ha dichiarato Vittoria nei giorni scorsi.
Tra il resto anche alcune delle imboccature da poco ricevute da Lorenzini Titanium, che ancora stava testando per dare all’azienda il giusto feedback per arrivare a produrre la versione più perfetta per la propria cavalla di punta. E poi ancora tante altre cose senza le quali Vittoria si sente quasi ‘senza niente’. Anche perché quel weekend lei era in gara (a Bramham in Inghilterra) con un solo cavallo al seguito (il suo Merlots Magic) e quindi aveva con sé soltanto il necessario per montare un cavallo: una sella da dressage, una da salto, due testiere e un pettorale. E poi un massaggiatore Equissage, quello nuovo per fortuna (mentre l’altro è stato naturalmente rubato).
Il tutto ha il sapore del premeditato, dato che proprio in quei giorni non solo Vittoria era in concorso, ma anche il proprietario della scuderia, la cui casa è situata proprio di fronte all’ingresso alla scuderia, era in vacanza. Le strutture erano quindi, per una rara combinazione, vuote. I groom che aiutano quotidianamente Vittoria erano infatti a casa (di Vittoria) - poco lontano dalla scuderia, a dire il vero, ma non lì, non abbastanza vicino da potersi accorgere di un camion (probabilmente) che con tutta calma percorreva il viale, parcheggiava davanti alla porta della selleria (chiusa a chiave e quindi scardinata), aspettava di essere riempito di tutto quanto sembrasse interessante ai ladri e poi ripartisse tranquillo per chissà dove.
Vittoria ha subito sfruttato al meglio il potere dei social media, Facebook e Twitter in particolare, per far circolare la notizia e per chiedere aiuto a ritrovare almeno le cose più riconoscibili, come per esempio le sue selle. In effetti sono davvero uniche e probabilmente molto riconoscibili: forse con un po’ di tempo qualche cosa salterà fuori, chissà. Quel che è certo è che la cosa più importante è far circolare la voce, far sapere che sul mercato dell’usato ci sono anche i finimenti della nostra olimpionica di completo e che se qualcuno dovesse notare qualche cosa, potrà farlo sapere e contribuire al ritrovamento di quanto rubato.