Master: incombe lo squadrone Gocciadoro
ROMA. Il giorno di Santo Stefano – soprattutto a Tor di Valle - era il giorno del Gran Premio Gaetano Turilli, dal 2000 la classica per gli anziani di ogni paese ha traslocato al Derby-day per lasciare spazio in quell’anno al Gran Premio del Giubileo nel quale fu Varenne a cogliere uno degli innumerevoli prestigiosi della sua inimitabile carriera. Il Turilli ad ottobre cominciò a riscuotere un successo inatteso e pertanto lì fu lasciato, ma non era evidentemente possibile “spogliare” la festa del 26 dicembre di un gran premio all’altezza: arrivò così il nuovo Galà Internazionale del Trotto che negli ultimi quindici anni ha iscritto nel suo albo d’oro nomi di trottatori altrettanto prestigiosi.
Da quest’anno si cambia ancora, nella forma ma non nella sostanza e la classica per i 4 anni di ogni paese e gli indigeni anziani programma sui 2100 metri (con 110.000 Euro di dotazione e l’etichetta di gruppo 1) sarà caratterizzata dalla nuova etichetta di Master del Trotto.
Gli stranieri, sempre più restii a scendere dalle nostre parti a meno che la posta in palio sia davvero invogliante, quasi non ci saranno, rappresentati dal solo Arazi Boko, vincitore a inizio novembre della Coppa di Milano e battente bandiera svedese, che però nel frattempo è approdato nelle scuderie sempre più affollate di campioni di Enrico e Alessandro Gocciadoro.
Lo strepitoso binomio emiliano schiera nella circostanza ben cinque degli undici protagonisti dell’ultima classica dell’anno con buone possibilità di centrare la vittoria e piazzamenti di prestigio. Il vertice della piramide-Gocciadoro sarà giustamente Trendy Ok (scelta infatti da Alessandro per essere interpretata personalmente) che quindici giorni or sono ha onorato il ruolo di favorita delle napoletane Royal Mares frnendo prestazione da circoletto rosso. La figlia di Varenne è stata costretta al largo scoperta dal primo all’ultimo metro ma alla distanza ha disposto con bella disinvoltura della battistrada Super Star Reaf: tale vittoria è stata però ottenuta dopo alcune prove meno brillanti (quinbta nel Nazioni e nel Turilli) caratterizzate da percorsi assai poco fortunati.
L’alternativa principale alla favorita sarà la compagna di allenamento Peace of Mind, penalizzata nell’occasione dal fatto di aver avuto in sorte il più alto numero di partenza. La figlia di Uronometro è però in momento di forma a dir poco superlativo (seconda di Timone Ek nel Turilli prima di trionfare nel Palio dei Comuni a Montegiorgio e nel fiorentino Premio Duomo) e grazie al suo violento parziale finale può certamente ambire anche in questa circostanza al successo pieno.
Suerte’s Cage, cresciuto in maniera esponenziale nel corso dell’annata, benché battuto da Peace of Mind a Montegiorgio ha tutte le carte in regola per rifarsi considerata anche la sua capacità di costruirsi la gara senza temere corsie esterne (la guida di Bellei e il training di Casillo garantiscono per lui) e sarà quindi la terza forza in campo, di poco avanti nella valutazione a Tamure Roc, per la quale il problema è il doppio chilometro, Arazi Boko, da vedere all’opera di rimessa, Totoo del Ronco, la rientrante Pancottina Bar e l’alterno quanto potente Superbo Capar che proverà a sfruttare il numero in corda per andare al comando ma è assai poco valutabile su una distanza quasi mai affrontata in carriera. Un altro terzetto di femmine completa il qualitativo campo di partenza: Super Star Reaf, Sonia e Thetis Moon.
ufficio stampa Capannelle























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