Ma il tedesco Kutscher sa fare miracoli?
DOPO LA STUPENDA vittoria a Bordeaux di Kevin Staut, che mi ha tanto rallegrato,un commento su quella di Marco Kutscher a Zurigo su Cornet Obolensky. Marco Kutscher mi è sempre stato simpatico , non è facile per niente montare così bene, quando si è così alti. Ed ora entro nel merito, nel dettaglio di un particolare. Il cavallo, il possente grigio Cornet Obolensky è un cavallo intero potentissimo, che non accettava le male maniere in bocca.
Tipo forte e delicato.
Piantate ed eliminazioni.
“Bocca difficile”, “Stallone” erano i commenti degli speakers televisivi.
Ebbene, a Zurigo: cavallo trasformato, sereno, sicuro, fossi compresi…..che gli erano così antipatici.
Miracolo?
Non direi….Lavoro serio.
Però, nessuno che ha parlato del cambiamento di imboccatura.
Via i barbozzali! Indosso aveva un elevatore con quattro redini, forchetta, non corta, utile comunque per inquadrare il cavallo ed annullare le eventuali malegrazie delle mani del cavaliere attutendone le azioni in diretta con la bocca e capezzina incrociata, la mia capezzina preferita perché non pizzica le labbra del cavallo. Dalla poltrona non ho potuto vedere (mettere il dito, controllare alla San Tommaso) quanto fosse stretta, l’avranno fatto i commissari…Le quattro redini, con il filetto elevatore, annullano la funzione leva nel controllo, leva che però è lì a disposizione e può entrare in gioco, se necessario.
Marco Kutscher lavora con il grande Ludger Beerbaum e pure Beerbaum recentemente ha cambiato, alleggerendola,l’imboccatura a Gotha.
Occhio Sigg. Francesi e Tedeschi, occhio al simpatico ragazzo inglese Ben Maher! Allevatore e cavaliere del baio Tripple X III con cui a Londra si è permesso di battere Marcus Enhing in un barrage mozzafiato.
Noi Italiani, poi, arriviamo… intanto: organizziamo.
Forza ragazzi…fatemi vedere!
GIOVANNA BINETTI