Livorno e la sua estate. Domenica terzo appuntamento
Sulle sponde del mar Tirreno ecco Livorno, città dove il mare apre le ali ai sogni di tanti nomi importanti dello sport, della letteratura, dell'arte e delle istituzioni. E' la città di campioni come Armando Picchi e Nedo Nadi, di un poeta come Giorgio Caproni, di un Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e di artisti meravigliosi come Amedeo Modigliani e Giovanni Fattori. Porto libero fin dalle sue origini, Livorno nel dna della sua gente conserva un senso per l'accoglienza, per il rispetto dei diritti, per un'attenzione al sociale. E' anche una città di amici, dove da Piazza della Repubblica a Via Grande fino ai Quattro Mori e alla Terrazza Mascagni, ritrovarsi ad un tavolo per un caffè è un rito. Prima magari di una visita all'Acquario, situato a poche decine di metri da quella terrazza dove lo sguardo si confonde tra il cielo e il mare. Una distesa di azzurro fin quando nella retina entrano le vele delle barche sospinte dal vento e le navi che attendono di entrare in porto, là dove il lungomare fa una curva, nel cuore operaio della città, il cantiere navale. Qualche centinaia di metri più in là sventola l'amaranto, che non appassisce mai, sullo stadio, dedicato al Capitano della Grande Inter che in estate ingaggiava nei gabbioni ai bagni Fiume interminabili sfide con i compagni della formazione nerazzurra venuti da Milano, l'elegante Facchetti, il veloce Mazzola e la roccia Burgnich. Negli anni Quaranta la squadra di calcio di Livorno sfidava il Grande Torino di Valentino Mazzola. Passata l'Accademia Navale, ecco che siamo arrivati all'ippodromo, il Federico Caprilli (livornese anche lui e inventore della monta naturale tutt'ora praticatain tutto il mondo equestre). Siamo nel quartiere di Ardenza Mare. Ha riaperto i battenti lo scorso inverno dopo una chiusura di sei anni e mezzo. E quella felice ricorrenza è stata festeggiata anche dall'uscita di un bel libro, con le storie degli uomini e dei cavalli labronici, curato da Enrico Querci, la voce del Caprilli. Ha una lunga tradizione – un'origine ottocentesca con la presenza di Pietro Mascagni all'inaugurazione - la pista del mare, come la chiamava Giampiero Celati, il suo cantore sulle pagine de Il Tirreno, il quotidiano di una città che anche oggi conserva il primato per la presenza di edicole. E accanto segnaliamo anche una buona digital press, con tante testate online dove giovani e appassionati giornalisti raccontano quotidianamente la città. Hanno fatto la fila per acquistare il biglietto i livornesi per il vernissage della stagione estiva di galoppo, che si è tenuto il 19 giugno. Qui si dice che se sei di Livorno ami il mare, il galoppo e sei gentile con le donne. Domenica la pista dell'Ardenza. che nella sua skyline ha sull'ultima curva le onde del mare e sullo sfondo della retta di fronte, guardando in alto, Montenero, manda in scena la terza giornata d'estate. C'è un bell'handicap sui 1950 metri come evento principale, otto purosangue nelle gabbie e piace Soul Sister, la cavalla sellata da Francesco Cantoni, autrice di una notevole crescita negli ultimi otto mesi, ben situata nella scala e con la monta di un Dario Di Tocco ispirato. Romolo Valeri manda sul prato ardenzino una coppia agguerrita formata da Viburno, vincitore in dicembre sul tracciato, e da Fuga, reduce da una dispersione sulla sabbia di Follonica, un pesino velenoso che si trova a suo agio anche sull'erba del Caprilli, dove ha fatto sempre l'arrivo nelle sue uscite. Better Day, pedina di un trainer come Riccardo Pinzauti che mira magistralmente gli ingaggi dei propri allievi, era molto attesa all'ultimo turno, quando è giunta seconda. Per la figlia di Excelebration la situazione ponderale è ancora favorevole e in sella c'è quella Sara Del Fabbro che domenica scorsa ha lasciato il segno, vincendo la corsa di centro. Due i sottoclou di giornata, con un 1500 che sembra alla portata di Elysees Mumtaza, seconda al Caprilli all'ultimo impegno e molto ben situata in perizia, e una volata sui 1350 nella quale piace Zengia, specialista della pista e molto ben montata da un Marco Monteriso che all'Ardenza pennella interpretazioni d'autore. Goinga Fast, nonostante il top-weight, dopo una bella performance milanese ha tutte le carte giuste per fare la voce grossa. Livorno c'è, pronto a regalarci ancora belle giornate d'estate di meravigliose galoppate sull'erba, là dove il mare profuma la vita di grandi sogni.