L'ippodromo di Siracusa e Le Stelle per l'Emilia Romagna
Anche l'ippica amatoriale e l'Ippodromo Mediterraneo di Siracusa si mobilitano per gli alluvionati dell'Emilia Romagna, con la bella manifestazione del Circuito ippico-benefico delle Stelle "Senza frusta e con il cuore" in programma la sera di venerdì 9 giugno.
Per l'ippodromo sarà la prima stagionale di trotto in serale e per le Stelle la prima in assoluta nell'impianto guidato con passione e capacità dal Dottor Concetto Mazzarella e dal suo staff, primo tra tutti dall'handicapper Francesco Sirchia.
"Ovviamente ci stiamo muovendo per provare a costruire qualcosa di speciale insieme all'Ippodromo di Cesena e al dottor Rondoni -dice Alberto Foà, coordinatore del circuito- ma intanto siamo lieti dell'accoglienza e dello sforzo organizzativo di Siracusa oltre che di condividere con il Mediterraneo, nel nostro piccolo, la solidarietà verso gli alluvionati".
Saranno in 9 dietro l'autostart e ognuna delle guide partecipanti devolverà la somma di 100 euro alla causa e, in particolare, alla raccolta fondi della Regione Emilia Romagna con la Protezione Civile.
In pista, rigorosamente senza frusta, appassionati provenienti da mezza Italia, cominciando dal bolognese Carlo Bonfiglioli e dai tre siciliani (Angelo Crisafulli, Giuseppe La Licata e Simone Franco) passando per due big lombardi (l'Onorevole Cesare "Broni nel cuore" Ercole e l'imprenditore campione dei motori Gianluca "Corvette" Cortellazzi) fino al napoletano Francesco Corvino, al marchigiano Riccardo "a casa" Del Papa e al toscano Paolo "Viola" Chiari, quest'ultimo ancora con lo scudetto di Campione delle Stelle sulla maglia, pardon, sulla giubba, almeno fino alla finale 2023 di fine agosto dove comunque, se esente da appiedamenti, avrà l'opportunità di poter bissare il titolo, in qualità di defender.
Importante la presenza dell'Onorevole Ercole che a 70 anni suonati ancora non intende rinunciare alla bellezza dei cavalli ("ne ho uno stupendo in giardino e accudirlo è uno degli impegni più belli del quotidiano") e alle emozioni delle corse: "Questa è un po' quella che definisco l'ippica del cuore, fatta di passione e amicizia, una delle basi da cui ripartire, insieme a nuove regole e alle riforme necessarie, progetti, come la Legge Primavera e il piano industriale ad essa collegata che portino a un prodotto credibile, sostenibile e spendibile presso il grande pubblico. Una grande occasione per il Governo, se saprà coglierla, e per il Paese, anche in termini di occupazione, formazione e rilancio. Un'occasione possibile grazie ai cavalli, autentica arma di seduzione di massa, se riportati al centro del progetto e, appunto, tra la gente".
"In questo senso -continua Ercole- la giornata di domenica, ci ha consegnato due esempi ulteriori rispetto all'Elitloppet, il pienone di Piazza di Siena nell'equitazione e quello di Civitanova Marche, a parte le inguardabili frustate di uno dei guidatori al proprio destriero, per il Palio dei Quartieri a dimostrazione dell'importanza del Territorio nell'organizzare e sostenere gli eventi ippici e, soprattutto, che c'è molto da rivedere e correggere con la nuova classificazione degli ippodromi dato che a volte proprio i meno considerati e contribuiti, come il San Marone, dove tra l'altro c'è lo splendido Museo del Trotto, sono quelli più capaci e funzionali alla causa ippica".
"Insieme al benessere dei cavalli, alla guerra al doping e a un piano di investimenti, marketing e comunicazione integrato, unitamente alla riforma delle scommesse, proprio la classificazione degli ippodromi - conclude l'Onorevole - rappresenta priorità assoluta e massima urgenza, anche per evitare i famosi sprechi di denaro pubblico. E' prevista e ben sviluppata nella proposta di legge di Elena Lucchini e dal piano industriale connesso e va fatta. Dalla politica con la P maiuscola. Non dagli stessi ippodromi e dai loro sicari".
Tornando alla sfida e ai partecipanti in sediolo, da registrare che tutti (chi da sella, chi da galoppo, chi da trotto, qualcuno in più di una disciplina) sono proprietari di cavalli e magari anche allevatori, come nei casi di Riccardo Del Papa, Paolo Chiari e Gianluca Cortellazzi.
Per Del Papa una bella tradizione di famiglia, con il babbo Francesco già gentleman puro e ora il figlio pronto a staccare il patentino di categoria, mentre Paolo Chiari all'ippica e al trotto è arrivato grazie alle emozioni delle scommesse e alla passione giovanile in comune con alcuni amici ed ancora più incredibile la storia di Cortellazzi.
Gianluca, fin da ragazzino, sognava di avere un cavallo e in tutta la famiglia, in realtà di passione se ne respirava a pieni polmoni. Però era troppo giovane per poter chiedere e ancor più, cioè meno ancora, per pretendere.Fu così che a 13 anni prese in mano il catalogo di Postal Market e ordinò il cavallo, facendolo recapitare all'indirizzo dell'azienda del padre, che ora è quella sua e di suo fratello. Immaginatevi la sorpresa (e la faccia) di papà Luigi alla consegna da parte del postino. Una storia sospesa tra Giamburrasca, Scherzi a Parte e una zingarata di Amici Miei, ma una bellissima storia. Un aneddoto, una favola vera, che la dice lunga su cosa sia e dove possa portare quella che Ercole chiama "ippica del cuore".
Anche il fratello di Gianluca ha molti cavalli e pure la compagna Ramona tra equitazione, passeggiate e i cavalli di scuderia non si fa mancare nulla (neppure qualche prova amatoriale alle redini lunghe). E in volo per Catania, missione Siracusa, ad accompagnare Gianluca ci sarà il figlio Maicol.
Insomma, un vizio di famiglia. Il più bel vizio del mondo...