Lettera aperta di S.R. (detenuto) dal carcere di Bollate
Non sono pochi i momenti incancellabili e i mestieri che ho appreso presso la scuderia del carcere di Bollate, sotto la guida di Claudio VILLA, dell’assistente capo della Polizia penitenziaria e della volontaria Francesca MANCA. E’ un “luogo meraviglioso” sia per i cavalli sia per le persone detenute!
Il mio scopo non è solo quello di ricordare i mestieri che si svolgono come in un normale maneggio ma descrivere le persone che vi operano e che si adoperano senza risparmio di energia dalle prime ore del mattino a quelle della sera tardi. Tutto svolto per il “ recupero rieducativo e reinserimento sociale della persona detenuta”, come ha scritto più volte Francesca. In realtà, senza queste persone e in particolare di Claudio VILLA –presidente dell’associazione ASOM - non potrebbe esistere una struttura in carcere di così alto livello. Il detenuto con l’aiuto del cavallo e dei volontari riesce ad alleviare la depressione e comprendere il comportamento sbagliato sino ad allora tenuto nella società. Personalmente non ero capace di avvicinarmi, senza provare paura, soggezione e indecisione per il cavallo se non fosse stato per Claudio e Francesca che mi hanno guidato a superare ogni incertezza.
Da allievo di queste due formidabili persone, dopo due mesi circa di relazione col “ GRANDE ANIMALE” mi sono sentito immerso in un oceano di felicità. Sono un detenuto fortunato e con me così tanti altri. E sono molti. Mi sono potuto permettere di avere una relazione con i cavalli e con VILLA e MANCA, persone che ogni giorno riescono ad ispirare con la scuola e l’esempio valori veri e valori della vita, al detenuto. La mia è stata anche un vivere nella fede e nella forza in Dio. Ho voluto dare un motivo vero alla mia carcerazione ed ho dato un senso a quello che mi è capitato in un carcere ad alto spessore socio-psico-pedagogico. I miei “due amici” e i cavalli m’hanno insegnato - con percorso mirato- a non vergognarmi e soprattutto a non arrendermi alla negatività ma a trovare sempre la rinascita in tutto. Sono innamorato di quegli animali e degli istruttori!
Non terminerò mai dal profondo del mio animo a ringraziarli per i momenti così grandi e per le indomite emozioni che mi hanno fatto provare, queste due splendide persone, sperimentando inoltre un’infinita consolazione. Non potrò mai dimenticare il rapporto che ho avuto con Claudio. Vieni travolto dalla sua autorevolezza e dalla dolcezza e così nello stesso modo si rapporta col cavallo. Come non parlare di Francesca dal volto che sa di serenità con sorriso sincero che ti circonda di pace e con gesti mirati accompagna le sue parole, cadenzate e precise verso il cavallo, attraverso la: “”Formation d’educateur Equin a la Voix”. Tratto dal libro:” Lart de la voix avec le cheval”. Mi ha fotocopiato le parti più importanti del libro rilasciandomi schemi ed esempi scritti per l’apprendimento. Vera professionista!
Non firmo la lettera non perché abbia timore di qualcosa ma vorrei che le due lettere iniziali del mio nome e cognome restino un ricordo indelebile nei cuori dei due ineguagliabili insegnanti ed “amici” e che resti infine un segreto nel tempo per tutti coloro che un giorno si imbatteranno in questa straordinaria avventura, con la condivisione!