L'etologo Andy Booth svela i suoi segreti
ANDY BOOTH è un sussurratore, ovvero un etologo equino. Tra i primi d’Europa.
Ha un percorso formativo da uomo di cavalli completo: allevatore, cavaliere, etologo, insegnante…insomma condivide la condizione di vita equina con tutto il suo essere. Al termine di un week-end di stage molto affollato e un’ora e mezza di “negoziazione” con un grande cavallo che rifiutava di fare ritorno nel suo van, mi ha accordato questa intervista con la generosità che gli è propria. Ha questo modo di fare semplice, diretto, equilibrato, sano, che possiedono gli uomini che vivono vicino agli animali e alla natura. Ma non è tutto. Andy è animato anche da una formidabile disposizione d’animo a donare senza calcolo.
Si siede vicino a me, stanco, i vestiti bagnati, commenta il caricamento in van di questo grande cavallo (m. 1,85), che aveva preso il sopravvento sulla sua amazzone. Andy non si gonfia d’orgoglio : ha la capacità di mettere da parte il suo Ego e di guardare a se stesso ponendosi delle domande.
” Al fine di presentarti professionalmente - gli chiedo - parlami del tuo percorso formativo.
- Sono nato nel 1970 in Australia dove sono vissuto; al termine della scuola superiore ero professionista dell’addestramento di base, poi sono andato all’università e nel 1996 sono tornato ad occuparmi di cavalli. Ho vinto un premio per giovani talenti che mi ha permesso di beneficiare di una borsa di studio di 15.000 euro. Con questo denaro ho potuto completare la mia formazione con Pat Parelli. Sono diventato il suo secondo istruttore: addestramento, spettacoli in Australia, negli Stati Uniti, in Inghilterra , in Canada e in Francia. Ho anche avuto modo di lavorare con i cavalli da corsa. Attualmente sono direttore pedagogista presso gli Haras de la Cense e partecipo alla messa a punto, con la federazione equestre francese, del programma di formazione per ottenere il diploma federale
“ In poche parole come definiresti l’equitazione etologica così come voi la praticate e l’insegnate agli Haras de la Cense?
- L’obiettivo è di rendere possibile, in questo paese, una migliore formazione affinché le persone comprendano meglio come il cavallo apprende il modo di lavorare essendo in sintonia con la sua natura e non andando contro di essa. Attraverso la Cense, ho potuto realizzare e strutturare dei metodi di formazione molto importanti. Gli allievi che escono dalla Cense sono conosciuti e richiesti da tutti i grandi Haras (allevamenti) di Francia.
“ In che cosa l’equitazione etologica può migliorare le performances dei cavalli (in corsa, nel salto, nell’endurance e nel dressage)?
- Più i cavalli sono in uno stato di equilibrio mentale, più riescono ad essere concentrati sul proprio corpo. La loro natura di preda fa sì che dispongano di una grande capacità emotiva. Abbassando lo stress causato, tra l’altro, dalle modalità di vita attuali: trasporti in van, competizioni, vita spesso priva di riferimenti importanti e a volte essenziali quali, ad esempio l’isolamento (sono animali gregari), la scarsa possibilità di muoversi perché ricoverati in spazi ristretti (quando sarebbero equipaggiati per camminare a lungo), l’alimentazione concentrata in natura brucherebbero 14 ore al giorno). Attraverso l’equitazione etologica diventano più capaci di comprendere l’ambiente nel quale crescono e ciò che l’uomo si attende da loro (nel lavoro o nell’equitazione amatoriale) e questo produce una diminuzione dei rischi di ferite, una migliore capacità di assimilare il cibo , minori problemi gastroenterici e minori coliche, un complessivo aumento degli anni di vita. E la lista non è certo esaustiva….
“Educare un cavallo con il metodo della Cense richiede molto tempo? E a partire da quale età può essere impartito questo tipo di educazione?
-Il tempo dell’educazione dipenderà dalla competenza di colui che sarà incaricato di preparare il cavallo. Se l’uomo conosce a fondo la natura dell’animale, si procederà celermente. Gli insegnamenti dovranno essere pochi prima dei due anni, un inizio di addestramento di circa una settimana a due anni, per iniziare poi il vero iter formativo del cavallo a tre anni. Comunque non va mai fatto un lavoro intenso prima dei quattro anni.
“Si può applicare questo metodo senza essere degli autentici uomini di cavalli?
- Il metodo è fatto per imparare ad essere uomini di cavalli.
“Come nascono i problemi di comportamento dei cavalli?
- Per colpa dell’uomo, o meglio per mancanza di comprensione di chi sia il cavallo. Se si utilizzano gli schemi mentali umani, invece di evitare i problemi si rischia di provocarli. Il nostro sistema di relazione e il nostro modo di ragionare non sono gli stessi dei cavalli. L’animale non ha la capacità mentale di avere delle cattive intenzioni. Se ci dà una cattiva risposta, questo è sicuramente determinato da noi.
“Sono tutti problemi risolvibili?
- No, questo dipende dalla complessità del problema. Nei casi di aggressività il problema sarà risolto da me o da un’altra persona di esperienza, ma se il proprietario non cambia, il comportamento aggressivo si ripresenterà.
“Quali sono le caratteristiche caratteriali di un cavallo difficile?
- E’ un cavallo che non accetta che non si comprenda il suo punto di vista. Questo è anche il risultato di una serie di cattive abitudini: resistenze, opposizioni, mancanza di rispetto, aggressività. Tutto questo è il prodotto dell’ignoranza dell’uomo.
“Quale interesse possono avere per l’equitazione eteologica quei lettori i cui cavalli non hanno nessun problema comportamentale?
- Conoscere la natura profonda del cavallo e acquisire l’abilità di un vero uomo di cavalli. Quando si ha un cavallo, problemi o no, si è obbligati a diventare degli uomini di cavalli.























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