La scienza e il problema del trasporto dei cavalli/4
IL DR. CARLO BARNINI, direttore sanitario del Centro Medico Equino di Limena (Pd), ha scritto un saggio scientifico sul trasporto dei cavalli, argomento che è oggetto di studio anche all’Università di Padova. Il saggio, ovviamente molto lungo, è da noi pubblicato in cinque puntate nell’arco di dieci giorni..
FENOMENOLOGIA DELLO STRESS. La reazione dell’animale allo stress dipende dalla durata e dall’intensità dello stress stesso, dalle precedenti esperienze, dal suo stato fisiologico e dall’ambiente in cui si trova.
Un animale stressato può reagire con modificazioni comportamentali o con variazioni dei suoi parametri fisiologici , ma spesso la reazione data coinvolge entrambi i campi.
L’intensità e la durata dello stress possono determinare delle turbe della crescita , delle disfunzioni a livello riproduttivo , ridurre la capacita nell’erogare performances sportive di livello e possono determinare una perdita dello stato di salute dell’animale.
Le reazioni ad un evento stressante acuto sono facilmente osservabili: un rumore forte improvviso di solito scatena delle reazioni comportamentali come il mordere o il calciare.
Le reazioni ad elementi stressanti più blandi ma continuativi che sono quelli di cui stiamo trattando scatenano delle reazioni di tipo stereotipato , come dei movimenti che vengono compiuti di continuo senza una funzione apparente.
Nel cavallo ne sono esempi il leccare o il mordere gli oggetti vicini o l’ondeggiare incessantemente.
Stress che inducono dei comportamenti stereotipati possono essere rappresentati da situazioni in cui il cavallo si trova da solo , lontano dal suo gruppo di appartenenza per lunghi periodi , come lo stare confinato nel trasporto per lungo tempo.
Una guida azzardata o un terreno accidentato possono essere origine di comportamenti stereotipati.
La risposta fisiologica allo stress è stata investigata molto più a fondo di quella comportamentale , anche se ulteriori studi sono auspicabili in questo campo.
Il dosaggio delle secrezioni ormonali del cervello e di altri organi , le fluttuazioni a livello di formula leucocitaria e delle frequenze cardiaca e respiratoria sono indicatori dello stato di stress.
Ad esempio , se un evento rapido ed improvviso , come un forte rumore produce un aumento della frequenza cardiaca e vasocostrizione , uno stress che si protrae invece per un tempo maggiore provoca anche l’aumento della frequenza respiratoria e delle turbe digestive, con riduzione dell’assunzione del cibo.
Uno stress che agisce per lungo tempo viene definito “cronico” ( 24- 48 ore ) e provoca modificazioni sulla attività di organi ed apparati di vitale importanza, come il sistema immunitario , l’apparato riproduttivo , l’apparato digerente , il metabolismo energetico e la risposta organica alle cause di malattia e alle infezioni.
Questi effetti negativi generali possono perdurare a lungo anche dopo la fine dell’elemento stressante.
L’ultimo effetto di stress cronico può essere la morte dell’animale che nel cavallo, se si escludono gli incidenti stradali, avviene quasi sempre in esito alla cosiddetta “febbre da trasporto” (pleuropolmonite )
CONTROLLO DELLO STRESS. Il primo passo nel controllo dello stress da trasporto è quello di saperne identificare precocemente i primi segnali .
Questo si ottiene con una stretta osservazione dell’animale e delle variazioni del suo comportamento.
Un’ appropriata gestione dell’animale durante il trasporto, che comprende lo spazio destinato ad ogni singolo individuo , la gestioni dei gas e delle polveri , la pulizia del mezzo , la medicina preventiva , il grado di attività fisica a cui è sottoposto l’animale , il suo stato di nutrizione e la sua condizione fisica al momento del trasporto risulta essere determinante per intraprendere un trasporto cercando di minimizzare gli effetti negativi che da questo inevitabilmente derivano.
Altri parametri da tenere presenti e che devono essere valutati da chi esegue il trasporto sono quelli riguardanti la possibilità che ha l’animale nel procurarsi traumi o ferite , la idoneità dei luoghi di carico e scarico , la disponibilità di mezzi idonei per quel tipo di viaggio , e la densità degli animali all’interno degli stessi.
4 - continua