La Lega Ippica e l'ultimo disegno di legge
IL COMITATO PRE-LEGA IPPICA (o Pre-Unione) comunica: "È dello scorso giovedì 14 novembre la notizia che, a Palazzo Madama, è stato presentato, da un nutrito gruppo di senatori, un Ddl che propone una riforma del settore ippico. Con piacere, quindi, prendiamo atto che c’è anche qualcun altro cui stanno a cuore le sorti del nostro comparto, ma alcune osservazioni sorgono necessarie.
"Ciò che tutto il settore chiede a gran voce è una privatizzazione, “l’ippica agli ippici”, per intendersi, cosa che, nella riforma promossa dal senatore Carrara, non è prevista: in pratica, con quel disegno, saremmo sempre in mano alla politica, sia quella “grande”, il Ministero, sia quella più spicciola, le Associazioni. Vogliamo ancora continuare con il vecchio sistema del “poltronificio”? O vogliamo girare pagina e guardare al futuro con vero e sano spirito imprenditoriale?
"Quest’ultima, ovviamente, è la soluzione auspicata dalla stragrande maggioranza degli ippici, delle aziende, dei proprietari, degli allenatori e dei guidatori che, disperati ma fiduciosi, non sentendosi più rappresentati dalle Associazioni, sostengono la costituzione di Lega (o Unione) Ippica Italiana e confermano, IN LINEA CON LA VOLONTÀ DEL GOVERNO, la richiesta di una profonda ed efficace riforma in senso privatistico.
"Non vogliamo entrare in valutazioni sull’opportunità del nuovo Ddl presentato in Senato considerandone tempi e contenuti; dobbiamo, però, per l’ennesima volta, ricordare a coloro che ancora gestiscono il settore, che sarebbe molto più opportuno evitare proclami per il futuro e pensare di più, invece, alle problematiche attuali, in primis il pagamento dei premi a Scuderie ed Allevatori e il pagamento dei corrispettivi agli ippodromi: i mancati introiti, infatti, stanno inginocchiando migliaia di famiglie di operatori e addetti".