a vittoria di Jaazmah Athbah, portacolori di Athbah Racing, nell'edizione 2020 della UAE President Cup a Milano (credit Snaitech/Dena)
Italia punto di riferimento per il purosangue arabo
L’Italia diventa sempre più un importante punto di riferimento per il mondo del purosangue arabo. Athbah Stud, il colosso che fa capo a HRH Prince Abdulaziz bin Ahmad bin Abdulaziz Al Saud, membro della famiglia reale dell’Arabia Saudita, ha infatti scelto il nostro Paese per ulteriori operazioni e investimenti, dopo che già nel 2021 hanno funzionato in Italia Muntaser Al Khalediah, un figlio di Tiwaiq, e Mehdaaf Athbah, questo invece figlio di Amer.
Oltre alla conferma di questi due stalloni, per la stagione di monta 2022 ne arriverà un terzo di grande genealogia: sarà il primo figlio di Laith Al Khalediah destinato alla razza. Altro riproduttore di grande importanza, fondamentale come Tiwaiq e Amer, Laith Al Khalediah in termini di risultati in pista rappresenta il più importante stallone PSA attualmente funzionante in Arabia Saudita e recentemente s’è illustrato con Khateer Alkhalediah, vincitore di due listed in Spagna e in Francia. L’Arabia Saudita è una nazione che recentemente s’è fatta spazio anche nell’ambito dei PSI con l’organizzazione della Saudi Cup, la corsa più ricca del mondo con un montepremi di 20 milioni di dollari.
La scelta dell’Italia è vitale per il settore, come quella di mettere a disposizione degli allevatori tre stalloni diretti discendenti di Tiwaiq, Amer e Laith Al Khalediah, fondamentali nel miglioramento del PSA. In particolare il sangue di Tiwaiq rappresenta un enorme salto in avanti nella genetica del PSA. L’iniziativa dell’Athbah Stud sarà amministrata e gestita da Mattia Cadrobbi, attuale presidente dell’Anac, il quale dopo un lungo corteggiamento ha accettato la proposta dell’allevamento saudita. La parte commerciale sarà gestita da Alessandro Martinazzi, quella veterinaria dal dottor Manuel Zanchi