Ippica: sport millenario che merita di essere protetto
Non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo, è la differenza di opinioni che rende possibili le corse dei cavalli” Questa è una celebre frase di Mark Twain, un grande scrittore statunitense dell’Ottocento, che ho scoperto in questi giorni in cui siamo tutti chiusi a casa, con il pensiero doloroso che va ai tanti morti che ci hanno lasciato in questi mesi e sperando di riuscire presto a liberarci dal Coronavirus e poter ricominciare, presto , le nostre attività, la nostra vita quotidiana ed anche le nostre Corse dei Cavalli.
In queste settimane abbiamo letto tante opinioni su che cosa sia l’ippica e poichè come disse Twain “ non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo” rendo pubblico il mio pensiero:
• L’ippica si articola in due fasce, la prima quella “agricola” che riguarda la nascita e l’allevamento dei cavalli che interessa una importante filiera produttiva agricola , come peraltro lo sono tutti gli allevamenti degli animali , dai bovini alle pecore etc e proprio per questo motivo fin dal 1932 l’ippica è stata gestita dall’Unire sotto il controllo del ministero delle Politiche Agricole e del Ministero delle Finanze e dal 2012 è gestita direttamente dal Mipaaf.
• La seconda “fascia” è quella “sportiva ed agonistica “ che viene raggiunta quando i cavalli , compiuti i 18 mesi ,iniziano l’allenamento per partecipare alle corse , quando avranno compiuto i due anni.
Da questo punto di vista è bene ricordare che, come scritto su Wikipedia, con il termine “Ippica” si indicano le discipline dell’equitazione sportiva, dove il cavallo ,accompagnato, corre su pista (ippodromo).
Tra l’altro è bene ricordarci che la meravigliosa storia delle corse dei cavalli, iniziò nelle Olimpiadi Antiche che si svolsero in Grecia, nell’antica Roma e nell’impero Bizantino , in cui era incoronato vincitore il proprietario del cavallo, che spesso era un tiranno; con la plebe cittadina divisa in vere e proprie “ tifoserie “ che sostenevano le rispettive scuderie.
Nel XVII secolo l’ippica si sviluppò in Inghilterra ( Newmarket) , con la selezione della razza purosangue inglese e poi in tutto il mondo e nell’ottocento anche in Italia, con la nascita di migliaia di cavalli e la costruzione di numerosi ippodromi distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Le corse dei cavalli sono quindi ,storicamente, uno Sport, sul quale si scommette come su tutti gli altri sport.
Non è solo il cavallo il protagonista delle corse dei cavalli perché per poter correre in ippodromo , deve essere “ accompagnato” da professionisti come lo sono gli allenatori, i guidatori al Trotto ed i fantini al galoppo, figure sportive professionali a tutti gli effetti, che da tempo necessitano di un corretto inquadramento giuridico e di una cassa di previdenza.
Quindi una corsa dei cavalli ha intorno a se’ molte figure professionali ed anche altri operatori come i veterinari, i maniscalchi gli artieri, i vanisti, i giudici di gara ed il grande lavoro che fanno quotidianamente i dipendenti delle società di gestione degli ippodromi per la manutenzione e la pulizia degli impianti.
A queste figure si aggiunge la principale figura del Proprietario, un tempo un “ Tiranno” ed oggi un “appassionato “ , con un reddito personale medio/alto,, che ama vedere il suo cavallo ed i colori della sua scuderia in pista, sognando di vincere tante corse e tanti Grandi Premi.
Infine, come in tutti gli sport , è fondamentale il pubblico che tifa, per un cavallo o per l’altro , con grande passione , sul parterre e sulle tribune degli ippodromi, che , ricordiamolo, sono gli impianti sportivi dove si svolgono le corse dei cavalli.
A mio parere negli ultimi anni abbiamo perso la consapevolezza di che cosa sia una corsa dei cavalli, che cosa sia un proprietario, un allenatore, un driver , un fantino ed anche un ippodromo e quindi mi auguro che questa Pandemia ci faccia riflettere sulla natura della nostra Ippica e ci faccia rimboccare le maniche per il rilancio del nostro Grande Sport.
Con l’augurio di ripartire con le corse , il prima possibile, spero che il Governo ed Il Ministero riflettano su che cosa è l’ippica e che venga avviato il percorso per giungere ad una profonda Riforma.
Concludo questo mio pensiero con l’augurio, come diceva Mark Twain , che “ E’ la differenza delle opinioni che rende possibili le corse dei cavalli”.e che ,quindi, pur con opinioni diverse, si veda correre presto i cavalli in pista.