Intervento degli Imprenditori Ippici
alla Commissione Agricoltura
Onorevole Presidente,
il settore ippico sta morendo in mano ad un Ministero totalmente inadeguato a svolgere in maniera minimamente efficiente un lavoro per il quale percepisce, sulle spalle del settore, la cifra di quasi 10 milioni di Euro: stiamo chiudendo con crediti certi ormai maturati da un anno, umiliati dalla burocrazia che, come è noto, e ampiamente verificato sulla nostra pelle, non funziona.
Non mi dilungherò sulle innumerevoli, incresciose, situazioni che, ogni giorno, uccidono le nostre Aziende, la nostra Passione, la nostra Storia e, soprattutto, i nostri Cavalli.
E' proprio di ieri la nostra richiesta di spiegazioni riguardo un ingiustificato e subdolo taglio aggiuntivo del solo montepremi del trotto (e non del galoppo), a cui nel primo semestre del 2013 mancano 8 milioni rispetto a quanto previsto dal bilancio.
La burocrazia ci sta uccidendo, questo è fuori discussione, ma la politica, ne siamo certi, ha i mezzi e la volontà per metterci nelle condizioni di rinascere. Credo di non sbagliarmi nel ritenere che oggi siamo qui, uniti, pronti a varare una Riforma che in altre occasioni ci siamo lasciati sfuggire. Questa volta siamo consapevoli che non ci sarà un'altra opportunità perchè questa è l'ultima spiaggia.
Le Aziende del settore, quelle con i dipendenti regolarmente assunti, che pagano contributi e tasse, e che niente vogliono avere a spartire con chi in passato ha sporcato l'immagine del nostro mondo, indifeso dall'incapacità di gestione di un Carrozzone pubblico chiamato Unire, chiedono urgentemente, disperatamente, fortemente UNA RIFORMA che restituisca il settore in mano a chi ne ha le competenze, ovvero agli addetti ai lavori.
L'esperienza degli ultimi anni non ci faccia dimenticare, neppure per un attimo, che il declino del nostro settore è dovuto alla totale incapacità di intervenire tempestivamente su tutti i fronti, a partire da quello disciplinare, a quello sportivo, a quello della promozione e dell'immagine, attività totalmente assenti, per finire a quello della raccolta delle scommesse, trascurata, boicottata, rinnegata, togliendo gradualmente ossigeno al settore. Tutte attività inadeguate per un Ente controllato dalla politica e gestito da burocrati.
Imprenditori Ippici Italiani nasce come elemento innovativo di un settore troppo legato alle logiche e ai discutibili equilibri del passato, quando ancora tutto funzionava e le risorse erano abbondanti, ma il tempo è passato inesorabile e certi momenti non torneranno mai più. Spetta a noi fare un salto in avanti e risalire in sella, iniziando un percorso che porti al recupero di quei valori che la gestione pubblica ci ha negato.
Sono certo che voi tutti, rappresentanti di una politica che deve dare una scossa al nostro Paese, siate pronti a darci questa possibilità anche perchè è l'unica strada percorribile.
Non siamo soli, oltre alla politica, che certamente farà la sua parte, al fianco delle Aziende dell'Allevamento, delle Scuderie, e delle Aziende dell'indotto abbiamo anche l'importante sostegno di Confagricoltura che vuole rimarcare il contesto Agricolo del nostro settore che, ricordiamolo, si basa sul Cavallo, sul binomio Uomo/Cavallo ed in particolare sulla filiera agricola che inizia dall'Allevamento.
Per iniziare questo percorso virtuoso abbiamo bisogno di una Legge. Siamo certi che quanto espresso dalle Proposte sulle quali codesta Commissione sta lavorando possa permettere il rilancio che noi fortemente esigiamo e nel quale crediamo.
Ma, attenzione, la riforma dovrà essere radicale! Non illudiamoci che sia sufficiente ricostituire gli Enti Tecnici lasciandoli in balia di un Ministero. Il rilancio potrà avvenire solo se lo Stato permetterà alle nostre Aziende di essere libere di contribuire come richiede un sistema privatistico che si basi sull'etica, sull'efficienza, sulla meritocrazia, sulla creatività e sull'imprenditorialità: tutti valori negati dalla gestione degli ultimi 15 anni.
Le Aziende del settore, e del suo indotto, confidano nell'immediata attuazione della Proposta di Legge N. 753 presentata dagli On. Faenzi e Russo e conosciuta come Unione Ippica Italiana che raccolga anche i contenuti operativi del Progetto di Lega Ippica Italiana, redatto dal Prof. Napolitano, parzialmente inserito nella Proposta di Legge N. 1033 presentata dall'On. Lattuca.
Entrando nel merito di quanto espresso dalle suddette Proposte, desideriamo evidenziare alcuni punti chiave su cui occorrerà ancora lavorare, tutti insieme, per trovare la miglior soluzione possibile affinché il settore possa divenire in grado di essere autosufficiente economicamente. In particolare chiediamo che lo Stato lasci nelle mani degli operatori:
- La Riqualificazione Etica e Morale. Vorremmo poter attuare un forte esercizio di riqualificazione del settore che passi anche attraverso l'emersione totale del lavoro nero. Vorremmo essere protagonisti e responsabili del nostro destino, messi in grado di attuare tutte le scelte imprenditoriali, di moralizzazione, di meritocrazia e di competitività.
- La Giustizia Sportiva e il Controllo delle sostanze proibite. Per il rinnovamento etico e morale del settore, per la corretta applicazione della disciplina e per la realizzazione di uno spettacolo sportivo di grande appeal sul pubblico, è necessario che Unione Ippica Italiana ( o Lega ) abbia il controllo di queste attività che non si possono delegare ad un Ministero. Occorrerà inquadrare i Giudici nell'ambito di una propria autonomia e lo Stato dovrà essere solo garante e controllore. Su questo basilare tema abbiamo preparato un piano integrale di riforma da sottoporre al legislatore ed a tutte le componenti del settore.
- La progettazione delle Scommesse Ippiche. Per permettere l'autonomia finanziaria del settore, e quindi la sua salute, è necessario che lo stesso abbia potere progettuale e decisionale sul sistema di raccolta della scommessa ippica, principale fonte di reddito, esaltando le peculiarità della stessa e le enormi differenze che esistono tra questo tipo di gioco “ragionato” e l’insana ripetitività ludopatica di VLT e Slot.
- La Riqualificazione degli Ippodromi. Sarà fondamentale l'applicazione di sistemi di controllo e di distribuzione delle risorse economiche completamente basati sulla meritocrazia e sul raggiungimento di obiettivi concreti. In particolare il ruolo degli Ippodromi dovrà basarsi sulla valorizzazione del Cavallo e delle Corse, sull'organizzazione di eventi e tendere all'intrattenimento in senso più ampio. L'eventuale gestione della raccolta di altri giochi, nell'ambito degli Ippodromi, dovrà essere separata e controllata per non inquinare l'immagine di uno sport che vuol far emergere valori ben più alti.
- La Governance. Questa dovrà essere autonoma e basarsi su forti principi morali e sulla rappresentatività di tutti i maggiori ruoli imprenditoriali del settore. L'autonomia dovrà esprimersi anche, e soprattutto, nella gestione tecnica che si realizzerà con il decisivo contributo degli Enti Tecnici esattamente come avveniva in passato.
- La Tutela del Benessere del Cavallo. Vorremmo che ogni questione riguardante la carriera e la vita del cavallo, dalla lotta al doping fino ai progetti di ricollocamento a fine carriera, coinvolga tutte le figure del settore. Il benessere del cavallo non deve essere limitato alla sola applicazione, per legge, di requisiti standard o tutelato dalle sanzioni della giustizia sportiva, bensì deve diventare comportamento etico imprescindibile ed inattaccabile. Il rispetto del Cavallo dovrà essere lo slogan che riavvicini la gente al nostro bellissimo Sport!
Solo chi conosce a fondo il Cavallo ed i valori del nostro mondo, potrà far emergere il meglio e restituire dignità a tutti coloro che, giudiziosamente e responsabilmente, intenderanno farne parte.
Contando sull’efficacia del vostro lavoro, confermando la massima disponibilità a continuare la nostra collaborazione, siamo a chiedervi, disperatamente e con la massima determinazione, una immediata approvazione della Riforma, unico strumento in grado di fermare un altrimenti inesorabile declino del comparto ippico.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani