In maggio a Roma un CSIO a due piazze per l’Italia del salto ostacoli.
Un’edizione a due piazze, quella del CSIO 2022 dal 25 al 29 maggio a Villa Borghese, nell’ovale che il principe Marcantonio volle creare nel 1792 a ricordo della città natale della sua famiglia di Papi costruttori e Cardinali rampanti. Sarà doppia infatti la fatica per Piazza di Siena del neo c.t. FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Marco Porro.
Ci sarà da incollare i cocci dell’anno scorso, recuperare cavalli, e pompare entusiasmo a cavalieri ed amazzoni del salto ostacoli nazionale, finito nelle retrovie della Coppa delle Nazioni di Roma e della Second FEI (Federazione Internazionale Equitazione) Nations Cup di Barcellona.
Alla squadra della Piazza capitolina il tecnico azzurro ne dovrà però affiancare - o integrare - un’altra per la prima gara di qualificazione Sud delle EEF (Federazione Europea Equitazione) Series di Atene dal 2 al 5 giugno (tappa successiva Gorla Minore 16/19 giugno). Il circuito EEF (la serie B del salto ostacoli in cui ora si trova l’Italia) prevede team partecipanti divisi per zone geografiche, successive semifinali (Centro/Sud a Budapest 30 giugno/3 luglio) e finale, come l’anno scorso, a Varsavia dall’8 all’11 settembre, con squadra vincitrice promossa in Prima Divisione FEI (la serie A).
La finale EEF Series - non necessaria (allora eravamo in serie A) ma utile - l’Italia l’ha siglata nel 2021, guidata da Duccio Bartalucci, poi però declassato, a fine anno, a tenere d’occhio le discipline federali non olimpiche. Una sorta di domiciliari per l’ex c.t. che ha portato la squadra azzurra a uno dei due successi, negli ultimi 35 anni, in Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena.
Nel 2022 non ripetere il successo nelle EEF Series (e il ritorno in Prima Divisione) ridurrebbe drasticamente, per il nostro salto ostacoli, i santi - FISE Awards compreso - cui affidarsi.