Il Coordinamento Ippodromi e le nuove convenzioni
Il Coordinamento Ippodromi comunica " Il Coordinamento Ippodromi che associa e rappresenta dodici ippodromi nazionali ha molto apprezzato l'interrogazione parlamentare presentata dall'on. Vaccari e la risposta del Vice Ministro Oliviero, che ha ben descritto il lavoro portato avanti dal ministero per riuscire a fare (finalmente) la nuova Convenzione con gli ippodromi, ricordando che l'attuale rapporto Convenzionale è' datato 2005 ed è' addirittura in proroga dal lontano 2009.
Il Vice Ministro ricorda giustamente che il parere del Consiglio di Stato sulla natura giuridica di tale rapporto è pervenuto solo nel dicembre dello scorso anno e che da allora il ministero ha avviato il percorso per giungere ad un accordo sostitutivo tra le parti, ai sensi dell'art 11 della legge n 241, ed in questo senso, giustamente, ha richiamato anche la necessità di giungere alla classificazione degli ippodromi peraltro prevista dalla legge n 449 del 1999 e purtroppo mai realizzata nonostante siano trascorsi ben sedici anni.
Concordiamo quindi molto sulla necessità di giungere ad una profonda rivisitazione del sistema di remunerazione delle società di corse che dovrà basarsi su un sistema meritocratico e dinamico, che, come abbiamo sempre evidenziato dovrà necessariamente fondarsi su un " sistema matematico scientifico" peraltro previsto dalle leggi vigenti.qq Al Vice Ministro ci permettiamo solo di far notare che, a tutt'oggi, alle associazioni rappresentative delle società di corse non è pervenuta alcuna bozza di classificazione degli ippodromi e che in questo momento, come avrà certamente letto nella rassegna stampa di questi giorni, tutti gli ippodromi italiani hanno " denunciato " il prossimo default del settore ove venissero confermati i tagli per circa 20 milioni previsti nella legge di Stabilità, Superata questa gravissima criticità, ci rendiamo disponibilissimi a lavorare per fare finalmente una Convenzione nuova e meritocratica ed una seria e condivisa classificazione dei trentotto ippodromi nazionali.
È' infatti di tutta evidenza, che, in presenza di ulteriori tagli, non ci sarebbero le condizioni minime per poter proseguire l'attività, come hanno evidenziato in questi giorni tutte le società di corse ed il neo costituito Comitato Ippico nazionale che rappresenta tutta l'intera Filiera.
Cogliamo infine l'occasione per ricordare al ministro Martina, al vice Ministro Oliviero, al Sottosegretario Castiglione che da molto tempo chiediamo di essere ricevuti e che al momento, purtroppo, non abbiamo avuto alcun riscontro, tanto che abbiamo dovuto rivolgerci addirittura al Presidente del Consiglio.
Ci auguriamo quindi nella legge di stabilità non siano previsti tagli e che il comitato ippico nazionale sia presto convocato e si possa avviare, finalmente, il percorso per giungere ad una profonda e condivisa Riforma ed ad un vero e grande rilancio dell'ippica nazionale.